NEWS:

Bologna, il liceo Malpighi partecipa al primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana

Il progetto selezionato tra i 93 presentati da 57 istituti italiani

Pubblicato:31-05-2021 16:22
Ultimo aggiornamento:31-05-2021 16:22
Autore:

green mente liceo malpighi bologna
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – L’app si chiama ‘Green-mente’ e risponde con soluzioni creative ai problemi riscontrati nella mobilità urbana, creando sinergie tra i servizi offerti nel territorio ed è stata ideata dalla classe 4AS del liceo scientifico scienze applicate ‘Malpighi’ di Bologna. La proposta visionaria, che ispirandosi alla realizzazione di un’app delinea una mobilità frutto di una convergenza tra i cittadini e il mondo digitale, incentrata sulla sinergia tra i servizi offerti nel territorio, farà parte del primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana, realizzato nell’ambito del progetto O.R.A-Open Road Alliance, promosso da Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva.

Selezionato tra i lavori artistici di 93 classi, provenienti da 57 scuole italiane di cui sei istituti dell’area metropolitana di Bologna: quattro istituti bolognesi, uno a San Lazzaro di Savena e uno a Castiglione dei Pepoli, per un totale di 212 studenti del territorio, l’elaborato è l’esito finale di un percorso formativo iniziato a ottobre 2020.

Perfezionato grazie al supporto di professionisti del linguaggio e delle forme dell’audiovisivo, andrà a costituire la parte multimediale del primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana, che sarà presentato a settembre 2021 e che includerà anche le riflessioni e le proposte di tutte le classi sulla mobilità nelle sue dimensioni: economica, sociale, ambientale e della sicurezza.


La proposta creativa è stata selezionata da una Commissione di valutazione composta da Tullio Berlenghi, esperto uffici di diretta collaborazione del Ministero della Transizione Ecologica; Jessica Bonanni, referente per l’educazione stradale della Direzione generale per lo studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del ministero dell’Istruzione; Riccardo Capecchi, struttura tecnica di missione del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Giovanna Cosenza, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi dell’Università di Bologna; Michela Finizio, redattrice e social media editor del Sole 24 Ore; Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva e Marisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis. La Commissione, dopo aver visionato gli elaborati pervenuti, li ha valutati e giudicati in termini di innovazione sociale, scientifica e tecnica, replicabilità delle proposte o dei messaggi veicolati, creatività e originalità rispetto al contenuto e all’utilizzo della tecnica, efficacia del messaggio.

“Le alunne e gli alunni del ‘Malpighi’ di Bologna- afferma Tullio Berlenghi del ministero della Transizione Ecologica- non si sono limitati a realizzare un video di informazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile, ma hanno anche provato ad immaginare la realizzazione di uno strumento informatico – un sito e una app – per facilitare la scelta più ecologica (che spesso è anche quella che consente di risparmiare tempo e denaro) da parte dei cittadini”.

Nella visione degli studenti l’applicazione incentiverà l’utilizzo di mezzi sostenibili assegnando ad ogni utente punti accumulabili, e convertibili in buoni monetari, in base al mezzo scelto per lo spostamento (selezionando una bici si otterranno, ad esempio, più punti rispetto a coloro che decideranno di spostarsi in auto). Inoltre, l’app vuole proporre una soluzione ai principali problemi riguardanti i mezzi pubblici, quali sovraffollamento e puntualità: in base alle richieste e all’affluenza, raccogliendo dati che verranno rielaborati al fine di una migliore distribuzione dei mezzi nelle diverse fasce orarie. La speranza, incentivando l’utilizzo di mezzi pubblici, è quella di giungere ad una evidente riduzione del traffico urbano, per preservare l’ambiente e garantire un livello più alto di sicurezza.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it