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Imprese, ‘Action for China’ modello di supporto alle aziende italiane

Dal suo avviamento all’inizio del 2017 ad oggi 'Action for China' ha raccolto l’interesse di oltre 400 imprese

Pubblicato:30-11-2023 15:12
Ultimo aggiornamento:30-11-2023 15:13
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ROMA – “‘Action for China’ è al tempo stesso un modello, un sistema e uno strumento operativo di supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane che vogliono sviluppare la loro presenza in Cina e che prevede il coinvolgimento di strutture governative, organizzazioni associative, istituzioni finanziarie, partner specialistici e imprese presenti in questo mercato”. Lo afferma Alberto Conforti, direttore internazionalizzazione delle Imprese della Livolsi&Partners SpA, a margine del convegno tenuto nella sala Biblioteca dell’Università degli studi Link Campus di Roma che ha visto protagonisti il mondo delle imprese – attraverso la presenza di presidenti di importanti associazioni nazionali – e autorevoli relatori rappresentanti di un’ampia delegazione cinese.

“Al programma ‘Action for China’ hanno aderito ad oggi, istituzioni e associazioni della Regione dello Zheijang, la Provincia cinese più avanzata dal punto di vista della qualità delle Imprese presenti e delle produzioni tecnologicamente più sviluppate in settori strategici. Dal suo avviamento all’inizio del 2017 ad oggi ‘Action for China’ ha raccolto l’interesse di oltre 400 imprese di cui oltre 250 hanno richiesto approfondimenti operativi, per oltre 85 imprese sono stati preparati progetti di sviluppo, 35 imprese hanno avviato e consolidato programmi commerciali e/o formalizzato joint venture” dichiara Ubaldo Livolsi, Ceo della Livolsi&Partners.

Tra gli industriali presenti rappresentanti del mondo delle rinnovabili ed Aerospace, Raimondo Grassi presidente Tea Energia e vice presidente Ase SpA: “Il mercato cinese e quello italiano dovranno essere complementari, atteso che l’Italia possiede un know how di eccellenze che va tutelato”.
Giuseppe Mazzullo presidente nazionale Cicas afferma: “E’ una grande opportunità atteso anche la nuova Zes che consente di aprire un rapporto di reciprocità con insediamenti industriali dei prodotti Made in Italy”.


“Le nostre piccole imprese si caratterizzano da sempre per i loro percorsi rivolti alle esportazioni. L’impossibilità di creare monopoli ed oligopoli di controllo dei mercati proprio per la piccola dimensione, abitua i nostri imprenditori ad affrontare la realtà internazionale” afferma Andrea Rotondo presidente Confartigianato Roma.

Per Antonio Franceschini presidente nazionale Federmoda Cna, responsabile Ufficio promozione e mercato internazionale, “la Cina da tempo è nelle progettualità di Cna al fine di sostenere l’internazionalizzazione delle nostre imprese”.

Il convegno è stato moderato dalla giornalista e direttore editoriale della Casa editrice Magi, Angelica Bianco.

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