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Conte lancia il proporzionale, il Pd di Letta dovrà scegliere

L'editoriale del direttore dell'agenzia Dire, Nicola Perrone

Pubblicato:30-11-2021 17:58
Ultimo aggiornamento:30-11-2021 17:58

conte letta
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ROMA – Mentre continua il bla bla bla sulla partita del Quirinale e il suo prossimo inquilino, Giuseppe Conte, presidente del M5S, si smarca e rilancia la riforma della legge elettorale: “Serve un proporzionale con sbarramento al 5 per cento” ha detto intervistato dal Corriere della Sera. Una presa di posizione netta, che se sarà portata avanti con decisione da tutti i suoi ‘grillini’, aprirà varchi in tutte le forze politiche.

A partire dal Pd di Enrico Letta, con il segretario impegnato a costruire il campo largo del Centrosinistra a guida Dem, più vicino all’attuale sistema maggioritario che al proporzionale. Perché il maggioritario ‘costringe’ alle alleanze, mentre il proporzionale permette e a tutti di giocarsela a mani libere e solo dopo il voto di sedersi al tavolo per le ‘convergenze di governo’. Non sarà una passeggiata, e già tra i Dem suona la campana: “È certamente una buona notizia la posizione dei Cinque Stelle sulla legge elettorale annunciata oggi da Giuseppe Conte: una legge proporzionale con uno sbarramento serio è quanto serve all’Italia per restituire rappresentanza e governabilità al Parlamento, soprattutto dopo la riduzione nel numero dei parlamentari” ha sottolineato Andrea Romano, portavoce di Base Riformista del Pd, che prosegue: “Auspichiamo da tempo che la riforma della legge elettorale superi il falso maggioritario introdotto dal Rosatellum, stabilizzi le pulsioni demagogiche, restituisca appieno al confronto parlamentare… una legge elettorale proporzionale è anche la strada migliore per costruire il campo largo del centrosinistra, fondandolo sulla condivisione di una strategia di futuro per l’Italia piuttosto che sulla costrizione a condividere coalizioni forzose che si formano prima del voto e che regolarmente si sfasciano il giorno dopo. Per questo auspichiamo che, anche sulla base dell’importante annuncio venuto oggi da Conte, le forze politiche che condividono in modalità bipartisan l’obiettivo di una legge proporzionale con sbarramento facciano un passo avanti per arrivare, subito dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, ad una nuova legge elettorale” ha concluso l’esponente Dem.

Intanto nel M5S prosegue la faticosa marcia di Giuseppe Conte che, tra mille distinguo, punta al rinnovamento rafforzando l’immagine di forza di governo del Movimento. E oggi il testardo ‘Giuseppi’ ha portato a casa un significativo successo sul tema sensibilissimo del via libera al finanziamento del 2 per mille ai partiti: “Si sono concluse le votazioni dei nostri iscritti con un’importante partecipazione, che rappresenta un ottimo segnale per tutti noi – ha detto Conte- hanno votato in 33.967. Sul 2×1000 la nostra comunità politica ha deciso, con circa il 72% delle preferenze, di pronunciarsi a favore dei finanziamenti che i cittadini liberamente vorranno destinare al Movimento 5 Stelle. Come già anticipato utilizzeremo tali somme per rafforzare l’azione politica sui territori, elaborare nuovi progetti per essere vicini ai bisogni e alle richieste delle persone, a livello nazionale e locale” ha sottolineato Conte.


Sempre dalle parti del M5S, da segnalare il duro attacco del ministro Luigi Di Maio ai due Matteo, Salvini e Renzi: “Sono facce della stessa medaglia, dell’inaffidabilità, che poi ho pagato direttamente perché i due Matteo sono stati protagonisti prima della caduta del governo Conte 1 e poi del Conte 2. In particolare del Conte 2 in piena terza ondata della pandemia quindi proprio da irresponsabili” ha detto Di Maio nell’intervista che andrà in onda domani su Canale5 nel ‘Maurizio Costanzo Show’. E a chi lo dipinge sempre come quello che sta aspettando il fallimento di Conte per riprendersi la guida del M5S, Di Maio risponde così: “Io mi sono tolto quella cravatta e non me la rivoglio più mettere, ne metto altre.
Credo che sicuramente il Movimento 5 Stelle per stare al passo con questa nuova fase politica dell’Italia deve fare profondi cambiamenti, però Giuseppe Conte ce la sta mettendo tutta”.

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