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Grimaldelli o opere d’arte, curiose o antiche: ogni epoca ha la sua chiave. E ora una mostra le celebra

A Castel San Pietro (Bologna) apre una mostra che espone 366 chiavi, "un piccolo, grande tesoro"

Pubblicato:30-09-2022 17:31
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 17:31

Chiave
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Bologna – Oltre 360 antiche chiavi, dagli usi più disparati e curiosi, vere e proprie piccole opere d’arte provenienti da un’unica collezione pri­vata, saranno protagoniste della mostra “Apre e chiude. La chiave attraverso i secoli” promossa da Comune e Pro Loco di Castel San Pietro Terme e curata da Piero Degliesposti. Saranno esposte in tutto 366 chiavi, dal II secolo d.C. ai primi decenni del Novecento, collocate in 12 vetrine illuminate, divise per epoche e tipologie, descritte e rappresentate con pannelli storiografici, con specifiche in merito ai metalli usati per la realizzazione, le tecniche di costruzione e gli usi. Una mostra “di grande fascino e interesse”, dice chi l’ha organizzata: sarà aperta dal 15 ottobre al 13 novembre, nella Sala espositiva di via Matteotti 79, nel centro storico della città in provincia di Bologna.
Nel corso dei secoli la chiave “ha aperto e chiuso abitazioni, castelli, polveriere, prigioni, cas­seforti, forzieri, tabernacoli, cassapanche… qualunque luogo o contenitore che avesse la necessità di protezione e sicurezza – spiega Piero Degliesposti, appassionato collezionista e organizzatore della mostra- nel percorso di mostra saranno presenti diversi pannelli illustrativi che faranno risaltare alcune peculiarità di questo oggetto nel rapporto con l’uomo, il suo spirito religioso, evo­cativo, la sua unicità, la sua relazione con lo spazio, la casa, la fedeltà, la riservatezza, la sensualità, la sapienza e le credenze popolari, per finire con la semantica ed il suo futuro”.

Chiavi

“Questa è una mostra che merita un palcoscenico internazionale- sottolinea il sindaco Fausto Tinti- dopo essersi fatto cantore dell’arte castellana di Cleto Tomba, il nostro Piero Degliesposti ci stupisce ancora con un’esposizione che intende proporre ai collezionisti e al grande pubblico, compresi i ragazzi e le ragazze delle scuole di ogni ordine e grado, una vasta raccolta di antiche chiavi, recuperate attraverso un accurato lavoro di ricerca durato quasi due anni. Un piccolo grande tesoro che, dopo essere stato accolto negli spazi espositivi di Castel San Pietro Terme, sogna di farsi itinerante chiedendo ospitalità ad altri enti pubblici, imprese o soggetti privati nazionali ed esteri. Un sogno che stiamo accarezzando anche come Amministrazione comunale e che speriamo di vedere realizzato”.

E SI PARLERÀ DI CHIAVI ANCHE CON DON CHISCIOTTE E DANTE

Una mostra “curiosa e originale, nata dalla collaborazione tra Comune e Pro Loco e questa territorialità ci ha spinto a sostenerla, per contribuire a fare crescere quelle realtà locali che, con impegno e dedizione, accrescono la vita artistica e culturale delle nostre città”, dice Giuseppe Gagliano, direttore centrale Relazioni esterne del Gruppo Hera, principale partner della mostra insieme al Comune. Sono in programma anche due conferenze: mercoledì 21 ottobre alle 21 “Don Chisciotte chiave spagnola dell’umanità” con Armando Savignano, ordinario di filosofia all’università di Trieste; venerdì 11 novembre alle 17.30 su “Le chiavi, Dante e la Divina Commedia” con Angelo Chiaretti, insignito della medaglia del Presidente della Repubblica per meriti culturali, scrittore e studioso di Dante Alighieri. L’ingresso è gratuito. Saranno organizzate visite guidate in collaborazione con Pro Loco di Castel San Pietro Terme e con eXtra Bo.


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