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ROMA – Sale la tensione nel centrodestra, in vista della votazione di mercoledì in commissione Vigilanza Rai per confermare la scelta di Marcello Foa per la presidenza della tv pubblica.
Il nome scelto dalla maggioranza gialloverde non è infatti piaciuto a Forza Italia: secondo quanto ricostruito da alcune testate vicine a Silvio Berlusconi, infatti, la Lega non avrebbe coinvolto gli alleati di centrodestra nella scelta, limitandosi a notificare la decisione con una breve chiamata. E’ stato questo atteggiamento del Carroccio a far infuriare Berlusconi, che adesso chiede un nome nuovo per la presidenza.
Per confermare Marcello Foa, infatti, servirà il voto positivo dei 2/3 dei componenti della commissione di Vigilanza Rai. Al momento, il governo può contare solamente su 21 voti, ben al di sotto dei 27 necessari: per questo, la scelta di Forza Italia sarà decisiva per il futuro della Rai. La votazione si terrà questo mercoledì.
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“Rifletta Salvini sulla opportunità del braccio di ferro con Forza Italia per la nomina del Presidente della Rai. I 2/3 previsti dalla legge servono proprio a condividere una scelta che deve essere di garanzia. Salvini non può pretendere di recitare sia il ruolo di maggioranza che quello di opposizione. Se poi, ma non voglio crederlo, cerca solo un pretesto per rompere definitivamente se ne assumerà tutta la responsabilità”. Lo dice il Senatore Luigi Vitali, vice presidente commissione Affari Costituzionali del Senato, nonché segretario regionale Puglia di Forza Italia.
“Io sono d’accordo per non trasformare la commissione di vigilanza in una Sarajevo, trasformando il povero giornalista Foa nel principe ereditario d Austria. Cerchiamo di essere ragionevoli. Credo che il Paese abbia tanti guai, tanti problemi”. Così il presidente della Liguria, Giovanni Toti, parla della vicenda Rai arrivando al Ministero dello Sviluppo Economico per partecipare al tavolo sull’Ilva.
“Abbiamo le mani libere. Valuteremo, mercoledì prenderemo le nostre decisioni”. Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, in un’intervista al Messaggero. E poi attacca: “Non si può pensare di trasformare la Rai in una colonia grillina”.
Ancora, “dire che la Rai è un’accozzaglia di parassiti e raccomandati è una dimostrazione di arroganza e protervia”, dice Tajani.
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