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Roma, la giunta diserta la discussione sul rendiconto di bilancio: la rabbia dell’assessore Lemmetti

L'assessore al bilancio Lemmetti contesta i colleghi di giunta per non essersi presentati in aula

Pubblicato:30-04-2019 13:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:24
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ROMA – “Mi preme sottolineare un fatto, e qui mi tolgo un sassolino dalla scarpa: quando si presenta il rendiconto la Giunta deve essere presente in Aula. Lo avevo già sottolineato e lo dico io prima che mi venga chiesto dalle opposizioni. Gli assessori avrebbero dovuto essere qui a spiegare alla città e ai consiglieri quel che è successo nel 2018. Ma sono solo”. Così l’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti, nel corso del suo intervento in Assemblea capitolina dove è iniziata la discussione sul rendiconto.

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ROMA. LEMMETTI: RIDOTTO DEBITO CORRENTE DA 1,3 MLD A 940 MLN

“Abbiamo portato il debito corrente del Comune di Roma da 1,3 miliardi a 940 milioni. Può non piacere nel contenuto ma lo stiamo riducendo, e abbiamo anche messo in sicurezza l’Atac”. Così l’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti, nella controreplica in Assemblea capitolina dove è in corso la discussione sul rendiconto 2018.


ROMA. LEMMETTI: ABBIAMO RISORSE PER RECUPERO DISAVANZO IN 15 ANNI E NON 30

“Sul rendiconto 2018 e sulla programmazione la Ragioneria ha centrato gli obiettivi. Possiamo dire che l’ente oggi è più sano rispetto a quando lo abbiano trovato. Sono molto soddisfatto dei risultati sul fronte del disavanzo. Se il trend sarà confermato il disavanzo sarà recuperato in 15 anni invece che in 30, magari anche prima”. Così l’assessore al Bilancio di Roma Capitale, Gianni Lemmetti, nel corso del suo intervento in Assemblea capitolina dove è iniziata la discussione sul Rendiconto.

“Abbiamo effettuato 12 variazioni, due obbligatorie e 10 facoltative- ha aggiunto- Abbiamo risorse destinate al ripianamento dei debiti contratti negli anni precedenti. E ci sono 184 milioni da destinare agli investimenti per l’anno successivo più i fondi vincolati sulla scomposizione dei risultati dell’amministrazione superiore a 5 miliardi per le annualità successive”.

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