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Il ricordo dell’imprenditore Libero Grassi, ucciso 31 anni fa dalla mafia

Il sindaco Lagalla: "Simbolo della lotta alla criminalità, ancora oggi un eroe moderno"

Pubblicato:29-08-2022 13:22
Ultimo aggiornamento:29-08-2022 13:22
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PALERMO – Ricordato a Palermo Libero Grassi, imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto del 1991 per non essersi piegato al racket. In tanti questa mattina hanno ricordato Grassi in via Alfieri, sul luogo dell’agguato. Presenti, oltre ai figli e al nipote, anche il sindaco, Roberto Lagalla, e il vice presidente della Regione Gaetano Armao.

“Simbolo della lotta alla criminalità, Libero Grassi è ancora oggi un eroe moderno – ha affermato Lagalla -. Rifiutando una richiesta di pizzo, con grande coraggio e a testa alta, seppe dire ‘no’ alla mafia, non piegandosi alle intimidazioni della criminalità organizzata. La certezza è che il suo ricordo non sbiadirà mai, grazie anche all’impegno costante che negli ultimi anni ha animato i tanti giovani che fanno parte di quelle associazioni anti-racket, sempre presenti al fianco degli imprenditori onesti, nate proprio ispirandosi all’esempio di Libero Grassi e alle quali non deve mai mancare il sostegno delle istituzioni pubbliche. Partendo dalla storia e quindi dalla memoria – ha concluso Lagalla -, abbiamo bisogno di valorizzare le migliori testimonianze della nostra terra, per una società che non sempre ha il coraggio di questi nostri eroi del passato”.

Secondo Armao “il sacrificio di Libero Grassi, avvenuto 31 anni fa, deve ancora interrogare ogni siciliano onesto su quanto occorra per garantire il rispetto del diritto e della libertà dell’impresa”. Armao, che ha deposto stamane la corona della Regione Siciliana in via Alfieri, ha aggiunto: “La mafia parassitaria del racket non ha smesso di tirare il sangue all’economia siciliana, troppo spesso nell’indifferenza dei più che uccise Grassi. Occorre tenere alta la guardia e colpire senza pietà il prepotere mafioso, troppe ed inaccettabili ‘distrazioni’ e ‘indifferenze’ si registrano, infatti, nella politica siciliana, in un momento che è cruciale per il futuro della Regione e del Paese”.

LAMORGESE: “LIBERO GRASSI NON SI È PIEGATO ALLA MAFIA, ESEMPIO DI EROE CIVICO”

“Oggi ricordiamo Libero Grassi, un imprenditore che non si è piegato alla minaccia mafiosa, offrendo una forte testimonianza di eroismo civile”. Lo ha dichiarato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, sottolineandone il “coraggio e la determinazione a trentuno anni dal suo vile assassinio che segnò l’apertura della stagione della ribellione delle vittime alle richieste di pizzo da parte di Cosa nostra”.

Lamorgese continua: “Rinnovare la memoria di quanto accaduto il 29 agosto 1991 è un atto doveroso per le istituzioni e per l’intera società civile, un monito a contrastare con fermezza gli interessi criminali e il tentativo di condizionare la vita economica e sociale di interi territori. L’importanza dell’impegno dello Stato per sostenere la scelta di legalità che tanti imprenditori sono chiamati a compiere rifiutandosi di sottostare alle richieste delle organizzazioni mafiose pronte ad approfittare di qualsiasi situazione di difficoltà e vulnerabilità economica”.


La titolare del Viminale conclude: “Il ministero dell’Interno, anche attraverso l’attività svolta dal Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, assicura quotidianamente il proprio appoggio e supporto alle vittime di estorsioni affinché reagiscano all’aggressione criminale, consapevoli che le istituzioni sono al loro fianco”. 

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