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BOLOGNA – Il Comune di Bologna estende il piano sosta nei quartieri Santo Stefano e San Donato San Vitale: arrivano circa 5.000 nuovi stalli, principalmente con strisce blu (per la gran parte “ordinarie”, quindi gratuite per i residenti e a pagamento per gli altri) e gialle (riservate a persone con disabilità e carico-scarico merci), per un provvedimento che interesserà circa 17.000 famiglie. Si tratta di una misura “molto attesa dai Quartieri e molto richiesta, già deliberata nello scorso mandato e che oggi arriva in attuazione”, spiega in conferenza stampa l’assessora alla Mobilità, Valentina Orioli.
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“E’ un modo per ridisegnare la sosta in molte strade della città e stabilire regole che sono prevalentemente a favore dei residenti”, afferma Orioli. Per quanto riguarda i tempi, a fine ottobre iniziano i lavori di realizzazione della segnaletica verticale e orizzontale e la collocazione dei parcometri nelle vie interessate. Nel frattempo saranno distribuiti dei volantini informativi nelle buchette dei residenti e poi dal 15 novembre saranno inviate le lettere per posta ordinaria con la comunicazione di tutti i dettagli organizzativi. I residenti avranno diritto alla sosta gratuita fino a due veicoli per nucleo familiare, in tutte le strisce blu della propria zona di appartenenza, escluse solo quelle “a rapida rotazione” o “a tariffa intera”, a pagamento per tutti.
I titoli per la sosta gratuita sono dematerializzati, quindi le targhe dei veicoli sono inserite automaticamente nella banca dati del Comune e non deve essere ritirato né esposto alcun titolo. Le nuove regole entreranno in vigore dall’1 febbraio 2023: da quel momento, i non residenti che non pagheranno la sosta (dalle 8 alle 18 dal lunedì al sabato, eccetto festivi) saranno soggetti a sanzione. I controlli saranno effettuati direttamente dal personale di Bomob e dalla Polizia locale.
Per il Comune l’obiettivo è tutelare la sosta dei residenti, promuovere una maggiore rotazione dei posti vicino alle attività commerciali e orientare l’utenza occasionale e pendolare verso i parcheggi in struttura e le aree di sosta d’interscambio esistenti o future, come quelle che accompagneranno l’arrivo del tram: così sempre di più “i parcheggi all’interno della città saranno dei cittadini”, dichiara Orioli. Dal provvedimento non si attendono, invece, maggiori incassi dalla sosta. Si parla di “aree prettamente residenziali e dal momento in cui ci parcheggerà in grandissima parte chi potrà farlo gratuitamente- afferma Pietro Bacchetta di Bomob- diciamo che l’introito sarà quasi zero”. Considerando che da contratto l’estensione del Piano sosta è a carico di Bomob, “alla fine investimenti e guadagno si pareggiano”, aggiunge Orioli, considerano che la misura non riguarda aree particolarmente “appetibili” per la sosta occasionale.
Per quanto riguarda il Santo Stefano, il provvedimento riguarda una quindicina di strade nella zona D (ad esempio via dello Sterlino e un tratto di via Siepelunga) e una quarantina nella zona M (ad esempio un tratto di via Alberti, via Parisio e largo Lercaro). Al San Donato-San Vitale, invece, vengono interessate la zona B (ad esempio via Andreini, via Duse, via Mondo e anche alcuni tratti di via San Donato), la zona P (ad esempio via Giambologna, via Guelfa e alcuni tratti di via Massarenti) e la zona Q (ad esempio via della Campagna, via Kharkov e altri tratti di via San Donato).
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