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Covid, il dg del San Camillo di Roma: “Sfida doppia, garantire tutte le attività”

Fabrizio d'Alba: "In arrivo più posti letto, nuovo Pronto Soccorso e walk-in su prenotazione"

Pubblicato:28-10-2020 13:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:08

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ROMA – Con la curva dei contagi in salita nel Lazio e i ricoveri che in questa seconda ondata hanno già superato la quota massima della prima, gli ospedali di Roma si stanno velocemente riorganizzando. L’aumento di 1.190 posti letto ordinari e di 231 unità di terapia intensiva e sub-intensiva previsto dalla nuova ordinanza regionale, potrebbe non bastare. A questi ritmi la rete dovrà allargarsi ancora. “Rispetto alla situazione di marzo, siamo in una fase nuova che richiede un approccio diverso. Il mondo è aperto e accanto all’emergenza Covid bisogna portare avanti tutte le altre attività”, ha detto il direttore generale dell’azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini, Fabrizio d’Alba, in un colloquio con l’agenzia Dire.

Al San Camillo sono in arrivo diverse aperture. “Nei prossimi giorni attiveremo 18 posti letto ordinari e 9 di terapia intensiva- ha spiegato d’Alba- Ma stiamo già ragionando sull’attivazione di ulteriori posti letto. Inoltre i primi giorni di novembre, compatibilmente con l’arrivo di personale, apriremo il nuovo pronto soccorso, con un’area di attesa che aiuterà a tenere maggiormente distanziati i pazienti Covid da quelli non Covid. È bene sottolineare che tutto ciò che stiamo facendo al San Camillo ha due obiettivi: garantire la sicurezza di operatori e pazienti, ma anche consentire la non contrazione delle attività non legate al virus, come quelle oncologiche o non procrastinabili. Vogliamo continuare a garantire la presa in carico dei pazienti“.

Un’altra novità riguarda il trasferimento al San Camillo del centro trapianti dello Spallanzani. “Lo facciamo per far sì che l’Istituto nazionale per le malattie infettive possa ulteriormente potenziare la sua disponibilità Covid, ma anche per garantire che quelle attività non trovino nocumento da questa situazione”.


La sfida di oggi è tenere lontano il virus. “C’è una diffusione diversa perché le persone girano, non sono in casa come durante la prima ondata- sottolinea d’Alba-  È cambiata la natura del bisogno. A marzo e aprile avevamo la rete ictus ridotta, la rete cardio ridotta, non c’erano praticamente incidenti stradali. Oggi il problema è doppio. Per questo il fattore filtro al pronto soccorso è fondamentale”.
I laboratori dell’ospedale processano una media di 700 tamponi molecolari al giorno. “È un lavoro a ciclo continuo, che riguarda anche il drive-in del Forlanini e quello pediatrico al San Camillo. È di prossima apertura, inoltre, un ‘walk-in’ solo su prenotazione in via Quirino Majorana. Infine, si sta completando con buoni esiti la sperimentazione dei test salivari nelle scuole per i bambini fino a 6 anni. Lavoreremo affinché si consolidi la linea ordinaria”.

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