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Frasi contro Rackete, il Senato dice no al processo a Salvini

Le dichiarazioni rese dal leader della Lega "costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni"

Pubblicato:28-06-2023 16:35
Ultimo aggiornamento:30-06-2023 01:32

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ROMA – L’aula del Senato ha votato a favore della delibera della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari che ha proposto, a maggioranza, all’Assemblea di deliberare che le dichiarazioni rese dal senatore Matteo Salvini costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni e ricadono pertanto nell’ipotesi di cui all’articolo 68, primo comma, della Costituzione. A favore della relazione hanno votato Lega, Fdi e Fi, mentre i no sono arrivati da Pd, M5s e Avs. Tra gli astenuti Italia viva.
Nel suo intervento, il relatore per la Giunta delle immunità, Meinhard Durnwalder, ha ricordato che “il senatore Matteo Salvini è imputato del delitto di diffamazione continuata e aggravata di cui agli articoli 81 e 595, commi 1, 2 e 3 del codice penale per aver offeso la reputazione di Carola Rackete, comandante della nave Sea Watch 3, con riferimento alla missione con soccorso in mare di 53 persone nella cosiddetta zona SAR libica del 12 giugno 2019″.

E ha poi sottolineato che “in punto di diritto, va osservato che la giurisprudenza costante della Consulta ritiene che le dichiarazioni rese extramoenia, cioè in un’intervista o in un comunicato stampa, ad esempio, da un parlamentare siano coperte dalla prerogativa dell’insindacabilità ai sensi dell’articolo 68, primo comma della Costituzione, a condizione che sia ravvisabile un nesso funzionale con l’esercizio del mandato parlamentare basato sulla corrispondenza sostanziale di contenuto tra opinioni espresse all’esterno e opinioni espresse nelle Aule parlamentari”. Di parere opposto la 5 stelle Ada Lopreiato: “Il voto favorevole alla richiesta di insindacabilità creerebbe un precedente difficilmente giustificabile, essendo le affermazioni del senatori Salvini configurabili esclusivamente come attacco personale”.

LE FRASI DI SALVINI CONTRO CAROLA RACKETE

Dello stesso avviso il dem Alfredo Bazoli che ha elencato le frasi pronunciate da Salvini: “‘Chi sbaglia paga. Non dico solo quella sbruffoncella di questa comandante che fa politica sulla pelle di qualche decina di immigrati’ (26 giugno 2019). ‘Nel mezzo, la decisione del giudice sulla conferma o la revoca degli arresti per la criminale tedesca’ (1° luglio 2019). ‘Nessun problema: per la comandante criminale (…) è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese’ (2 luglio 2019). ‘Sono semplicemente incazzato per una sentenza che libera una delinquente’ (3 luglio 2019). ‘Questa ricca tedesca fuorilegge…la liberazione di una criminale, che in questo momento è libera di mangiarsi spaghetti aglio, olio e peperoncino e di andare in giro per l’Italia, magari tornando a provare a delinquere’. ‘La ricca e viziata fuorilegge tedesca sul primo aereo a destinazione Berlino’. ‘La capitana è una fuorilegge’. ‘Quella povera donna, che ha solo provato ad ammazzare cinque militari italiani’. ‘Questi non sono soccorritori, questi sono complici, questi sono potenziali assassini. Questi sono criminali’ (3 luglio 2019). ‘Io sto con le donne che difendono la legge, la vita e i confini, non con le delinquenti’ (3 luglio 2019). ‘La nave olandese gestita dalla ricca tedesca per speronare i finanzieri italiani… Una nave di pirati’ (4 luglio 2019). ‘Non è colpa della comandante fuorilegge’. (4 luglio 2019). ‘Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca’. (5 luglio 2019). ‘Carola, voglio dire, uno basta che la guardi in faccia’. ‘Pure Carola mi ha denunciato. Cioè, tra le tante denunce, pure la zecca tedesca mi ha denunciato’ (18 luglio 2019). ‘Non vedo l’ora di espellere questa viziata comunista tedesca!’. ‘Hanno rischiato la vita per colpa della comandante criminale’. (19 luglio 2019)”.
Quindi, ha continuato il senatore Bazoli, “stiamo parlando di un Ministro della Repubblica che ha detto a una cittadina tedesca cinque volte ‘criminale’, quattro volte ‘fuorilegge’, due volte ‘viziata comunista tedesca’, due volte ‘delinquente’, una volta ‘sbruffoncella’, una volta ‘zecca tedesca’, una volta ‘povera donna’, in un mese e mezzo”.


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