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Resistenza. A Bologna in mostra la Divisione Friuli

BOLOGNA - A Palazzo D'Accursio, sede dell'amministrazione

Pubblicato:28-04-2015 12:06
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:17

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Mostra Divisione FriuliBOLOGNA – A Palazzo D’Accursio, sede dell’amministrazione comunale di Bologna, vanno in scena i 130 anni di storia della Divisione Friuli: di questo, infatti, ‘parla’ una mostra inaugurata oggi, nell’ambito delle iniziative organizzate sotto le Due torri per celebrare il 70esimo anniversario della Liberazione. La mostra è composta da 25 pannelli storici e da 15 riferiti alla attuale Divisione Friuli, di cui fa parte anche la Brigata Friuli di stanza a Bologna. “I pannelli ripercorrono i 130 anni di storia della Friuli dalla sua fondazione nel 1884 ai giorni nostri, passando- si spiega nel programma sul 70esimo della Liberazione- attraverso alcune delle vicende più tragiche e gloriose della storia delle nostre Forze armate”. La mostra, a ingresso gratuito, si potrà visitare tutti i giorni dalle 8 alle 19, fino al 10 maggio.

Dopo l’8 settembre 1943 “i reparti del rinato Esercito italiano si trovarono in una situazione particolarmente difficile”, ricorda il comandante per l”Emilia-Romagna, generale Antonio Li Gobbi: “Il loro nemico non erano solo i tedeschi, forse erano l’ultimo nemico. C’era un problema morale, di credibiiltà delle istituzioni e non solo di quelle militari”, dunque si respirava una “grossa diffidenza da parte delle forze politiche italiane, dell’opinione pubblica e degli Alleati”. L’Esercito, però, per Li Gobbi fece la propria parte: “Come ufficiale effettivo, penso che con la potenza degli Alleati i tedeschi sarebbero stati scacciati lo stesso, con o senza i partigiani e con o senza l’Esercito italiano. Ma senza quella componente partigiana, militare e popolare nella Resistenza noi saremmo stati liberati, non ci saremmo liberati e questo fa molta differenza”.

La vicesindaco Silvia Gianninisi augura allora che “questa mostra sia visitata da tantissime persone e soprattutto da tantissimi giovani, perchè più passa il tempo e più abbiamo il dovere di trasmettere questi ricordi, proprio perchè non è storia solo passata ma anche storia presente e dobbiamo continuare a rivendicare quotidianamente l’importanza della democrazia, della libertà e della giustizia”.


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