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Medio Oriente, la cooperante: “A Gaza è la soluzione finale”

Meri Calvelli (Acs): "L'Italia e l'Europa hanno ignorato gli appelli"

Pubblicato:27-10-2023 23:26
Ultimo aggiornamento:27-10-2023 23:26
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ROMA – “Questa escalation che vediamo sulla Striscia di Gaza è la soluzione finale, nel silenzio complice dell’Italia e dell’Europa. Eppure si poteva evitare: avevamo ripetutamente chiesto ad Italia e Ue di inviare a Rafah, insieme agli aiuti umanitari, una delegazione in rappresentanza dei nostri governi, ma non hanno voluto. Ora la popolazione è lasciata al massacro”. Questo il commento all’agenzia Dire di Meri Calvelli, cooperante dell’ong italiana ACS (Associazione di Cooperazione e Solidarietà in Palestina), in seguito all’intensa operazione militare lanciata dalle forze israeliane sulla Striscia di Gaza, venti giorni dopo aver subito l’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Calvelli parla dall’Italia ma è in contatto con un collega che al momento si trova sul lato egiziano del valico di Rafah, a sud di Gaza: “Prima del blackout alle comunicazioni è riuscito a sentire un suo amico” racconta Calvelli, “che confermava che da nord a sud manca internet. Cellulare o telefono fisso non funzionano, da nord a sud. Hanno tagliato tutto. Bombardano dal mare, dal cielo e coi carri armati, che sono entrati da nord, centro ed est. Nessuno riesce a sentire nessuno, neanche i telefoni satellitari funzionano e nessuna emittente tv sta riuscendo a trasmettere da lì. Ci ha poi detto che ci sono morti ovunque, le ambulanze non riescono a portarli tutti via”. Tra le incognite, ci sono le condizioni dell’ospedale Al-Shifa, che ospita 40mila persone tra pazienti e sfollati. In giornata Israele ha fatto sapere che nei pressi dell’ospedale ritiene ci sia una base di Hamas: “La Mezzaluna rossa palestinese non ha più contatti con le sue squadre nella Striscia e men che meno dallo Shifa” continua Calvelli, “e purtroppo avremo notizie quando forse sarà troppo tardi”.

La cooperante conclude: “Evidentemente l’attuale governo israeliano guidato da Netanyahu era l’unico sfrontato abbastanza da attuare la distruzione totale di Gaza. E non si fermeranno a quella”. Secondo Calvelli “scacceranno i palestinesi anche dalla Cisgiordania con la connivenza dell’Italia e dell’Ue nonostante gli appelli delle decine di organizzazioni umanitarie come la nostra, e delle migliaia di persone scese in strada in questi giorni in tutto il mondo per chiedere il cessate il fuoco e aiuti per oltre 2 milioni di persone. Hanno ignorato tutto e tutti per permettere quello che sembra sempre di più un genocidio”.


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