NEWS:

Tempeste di vento e grandine: al Nord in un giorno 10 nubifragi. E ora tocca al Sud

Tetti scoperchiati, alberi abbattuti e allagamenti: il Nord Italia fa i conti con il ciclone arrivato dopo un lungo periodo di caldo anomalo

Pubblicato:27-08-2023 12:16
Ultimo aggiornamento:29-08-2023 11:10
Autore:

maltempo
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Nel nord Italia si sono abbattuti in un solo giorno ben 10 eventi estremi tra tempeste di vento, nubifragi e grandinate che hanno provocato danni nelle città e nelle campagne con tetti scoperchiati, alberi abbattuti e allagamenti”. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Eswd (European sever weather database) sull’ondata di maltempo provocata dal ciclone dopo un lungo periodo di caldo anomalo. E per la giornata di domani si attende il maltempo al Sud. La Protezione civile ha diramato un’allerta meteo per la Campania a partire dalle 8.

IL CLIMA CHE SI TROPICALIZZA

“Il maltempo ha colpito a macchia di leopardo con manifestazioni violente e forti temporali dopo un lungo periodo di siccità e temperature record. Siamo di fronte- sottolinea la Coldiretti- ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo. Il nuovo ciclone infatti arriva in un 2023 che si classifica fino ad ora in Italia nella top ten degli anni più caldi di sempre con una temperatura superiore di 0,67 gradi la media storica che lo classifica al terzo posto tra le più alte mai registrate nel periodo dal 1800, quando sono iniziate le rilevazioni”, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati Isac Cnr nei primi sette mesi del 2023 dalla quale si evidenzia peraltro che per il nord Italia si è trattato del secondo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,86 gradi superiore la media.

IL CLIMA PAZZO DEL 2023

“Il 2023- continua la Coldiretti- è stato segnato dal clima pazzo con una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido a luglio e a fine agosto. Un’annata nera per l’agricoltura italiana con danni che, tra coltivazioni e infrastrutture, supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna. A causa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra, infatti, un taglio del 10% della produzione di grano, del 14% di quella di uva da vino fino al 63% delle pere mentre il raccolto di miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno”, secondo l’analisi Coldiretti e si registrano un calo anche per il pomodoro.


PROTEZIONE CIVILE CAMPANIA: “ALLERTA METEO GIALLA DALLE 8 DI DOMANI”

La Protezione Civile della Campania ha emanato un avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali valida a partire dalle 8 di domani, lunedì 28 agosto, alle 8 di martedì 29 agosto, su tutta la regione. Potranno verificarsi temporali improvvisi e intensi a rapidità di evoluzione anche associati a grandine e fulmini.Si prevedono anche “venti localmente forti con possibili raffiche e mare tendente ad agitato con possibili mareggiate lungo le coste esposte”. 

Sono possibili conseguenze al suolo come allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, frane e caduta massi. In considerazione della possibile grandine e della presenza di vento localmente forte con raffiche e del mare agitato si raccomanda la massima attenzione ad assicurare la corretta tenuta delle strutture (anche mobili e temporanee) e del verde pubblico.  Si ricorda ai Comuni di attivare i COC (Centri Operativi Comunali) e tutte le misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it