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A2A corre: “In 10 anni 4.500 ettari di pannelli solari in Lombardia”

L'ad Mazzoncini: "A Milano 1 miliardo per potenziare la rete elettrica"

Pubblicato:26-11-2021 20:00
Ultimo aggiornamento:26-11-2021 20:00
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Di Nicolò Rubeis

ROMA –  “In Lombardia nei prossimi 10 anni dobbiamo realizzare circa 4.500 ettari di pannelli solari, più o meno tre campi da calcio per ognuno dei 1.500 comuni della Regione”. L’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini, a margine di un evento della seconda giornata del forum regionale per lo sviluppo sostenibile, si ferma a parlare con la Dire e traccia quelli che sono gli obiettivi della multiutility da raggiungere in Lombardia.

“Questa energia- continua Mazzoncini in relazione all’investimento sui pannelli solari- poi la dobbiamo distribuire”, dunque “questo vuol dire che, per esempio, a Milano dobbiamo investire oltre un miliardo per il potenziamento della rete elettrica“. Una ‘riforma’ energetica necessaria, anche perché “la potenza nelle reti attualmente non è più sufficiente se vogliamo avere dei piani di induzione, le pompe di calore e le auto elettriche, e questo- sottolinea- vale per tutte le città d’Italia”.


Il numero uno di A2A prosegue facendo altri esempi, questa volta sull’acqua: “Stiamo discutendo da anni sul depuratore del Garda- spiega- in quanto abbiamo una situazione per cui molte realtà lombarde non hanno sistemi di depurazione”. Inoltre “dobbiamo realizzare impianti per completare lo smaltimento dei fanghi” come a Como, “dove abbiamo la realizzazione di una terza linea del termovalizzatore”, proprio per i fanghi da depurazione.

Insomma, il tema delle infrastrutture è fondamentale per una life company come A2A che investirà più di 16 miliardi nei prossimi 10 anni, proprio per favorire la transizione energetica (quest’anno la multiutility ha investito 1 miliardo e 600 milioni di euro, di cui un miliardo proprio in infrastrutture, ndr). D’altronde, come osserva Mazzoncini, “ci troviamo di fronte a una decade fondamentale per il pianeta”, quindi “non possiamo perdere questa occasione storica”. E con le risorse in arrivo dall’Europa “la spinta della transizione ecologica va cavalcata”. 

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