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Depositato il progetto definitivo per il restauro del cine teatro Duni di Matera

La spesa prevista ammonta a 4,5 milioni di euro. I lavori dovrebbero cominciare a gennaio per concludersi entro dicembre 2023, data imposta dai finanziamenti regionali

Pubblicato:26-08-2022 16:25
Ultimo aggiornamento:26-08-2022 16:25
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POTENZA – Un passo avanti verso il restauro del Cinema Teatro Duni. Il Comune di Matera fa sapere che il gruppo di progettisti, coordinato dall’architetto materano Luigi Acito, che ha vinto la procedura pubblica per la progettazione, direzione lavori e sicurezza, ha depositato il progetto definitivo dell’opera.

Il progetto prevede due modalità di intervento: il restauro conservativo e l’adeguamento funzionale. Il restauro riguarderà tutti gli elementi architettonici di rilievo e in particolare il vestibolo-foyer, progettato nel 1947 da Ettore Stella, mentre l’adeguamento funzionale riguarderà la sala e nello specifico l’acustica, tutti i servizi agli attori e agli spettatori e la macchina scenica. La spesa prevista ammonta a 4,5 milioni di euro. È intenzione del Comune acquisire alcuni ambienti adiacenti l’edificio teatrale indispensabili per ottimizzare la gestione e l’organizzazione del teatro. Passo successivo sarà la nomina del nuovo responsabile unico del procedimento e l’ottenimento dei pareri di competenza, dopo i quali scatteranno gli ulteriori trenta giorni per redigere il progetto esecutivo e avviare la fase di appalto che potrà concludersi entro dicembre.

I lavori dovrebbero cominciare a gennaio per concludersi entro dicembre 2023, data imposta dai finanziamenti regionali. “Ho espresso al settore opere pubbliche massima determinazione nel chiedere il rispetto dei tempi di esecuzione, anche con l’applicazione di penali se necessario e nel rispetto delle norme – afferma il sindaco Domenico Bennardi -. Siamo molto soddisfatti e desiderosi di poter finalmente restituire un importante e storico teatro alla capitale europea della cultura. Stiamo programmando degli incontri tra direttori d’orchestra e operatori dello spettacolo, insieme agli ordini professionali, per arrivare a un progetto definitivo con il massimo e utile confronto e la più ampia partecipazione tra addetti ai lavori, anche sulla base di utili suggerimenti tecnici che possano provenire dal settore”.


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