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VIDEO | De Marte: “I temi dell’Europa nel ‘curriculum essenziale’ del cronista di domani”

“Avevamo notato che c'era una lacuna nei percorsi formativi dei giornalisti e che questo non era un problema italiano bensì europeo”

Pubblicato:26-06-2023 10:50
Ultimo aggiornamento:26-06-2023 10:50
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di Alessio Pisanò e Vincenzo Giardina

BRUXELLES – I temi dell’Europa sono parte del “curriculum essenziale” del giornalista di domani: parola di Raffaella De Marte, capo unità al Servizio media del Parlamento europeo, animatrice lunedì 3 e martedì 4 luglio nella sede dell’Assemblea Ue a Bruxelles del secondo modulo di un corso di formazione per giovani giornalisti, content creator e operatori dell’informazione.

La due giorni è rivolta a cronisti già selezionati in otto Paesi, compresa l’Italia, dove una prima parte di lezioni, dialoghi, prove e laboratori pratici si è tenuta a marzo nella redazione dell’agenzia Dire a Roma.


“Avevamo notato che c’era una lacuna nei percorsi formativi dei giornalisti e che questo non era un problema italiano bensì europeo” la premessa di De Marte. “Dopo che il presidente David Sassoli aveva stimolato una riflessione per il rilancio del Parlamento europeo, come Direzione generale per la comunicazione abbiamo lanciato la proposta di un programma rivolto a giovani cronisti, giovani e non giovani in realtà, giovani nello spirito”.

In primo piano allora durante i corsi la necessità di dotarsi degli strumenti migliori per un racconto informato, completo, equilibrato, corretto ed efficace sull’attualità dell’Ue.

Crediamo che le tematiche europee facciano parte di un curriculum essenziale del giornalista di domani” sottolinea De Marte. “Non puoi affrontare i temi dell’attualità del XXI secolo senza saperti mettere gli occhiali dell’Unione Europea, perché troppi temi sui quali bisogna scrivere o che bisogna coprire sono in relazione o dipendono in qualche modo da quello che decide o fa l’Ue”.
L’assunto è che il contesto europeo influenza e anzi a volte è decisivo per le realtà nazionali. “Crediamo”, continua De Marte, “che per il giornalista di oggi e di domani sia fondamentale avere la capacità di saper mettere in relazione l’attualità del proprio Paese con ciò che succede a Bruxelles”.

Il modulo del 3 e 4 luglio segue una prima fase del corso che si è tenuta in otto Paesi europei, in Italia nella redazione romana della Dire il 2, 3 e 4 marzo. Le proposte formative sono state curate da docenti ed esperti di diritto, politica e comunicazione dell’Ue. I temi hanno riguardato istituzioni europee e valori democratici, ruolo del Parlamento Ue e lavoro delle redazioni sull’attualità comunitaria, rischi di manipolazione delle notizie o sfide del fact-checking, decisive oggi e nel prossimo futuro, con le elezioni europee del 2024 alle porte.

Per le richieste di informazioni sull’iniziativa in Italia, anche in vista di nuove opportunità, può essere utilizzato l’indirizzo e-mail formazionegiornalistiue@agenziadire.com.

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