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In Campania sei città al voto, sfida aperta a Torre del Greco

De Luca da Mennella (Pd-M5s) e Tajani da Borriello, ma FdI si smarca

Pubblicato:26-05-2023 18:42
Ultimo aggiornamento:26-05-2023 18:42

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NAPOLI – Urne aperte in sei Comuni della Campania domenica 28 e lunedì 29 maggio per il secondo turno delle elezioni amministrative. È Torre del Greco, in provincia di Napoli, il centro più popoloso, dove a contendersi la fascia tricolore saranno Luigi Mennella e Ciro Borriello. I partiti sono in campo, ma non sarà la solita sfida centrosinistra contro centrodestra. Se Mennella, infatti, ha dalla sua il fronte progressista unito, con Pd e Movimento 5 Stelle tra le dieci liste a sostegno, nel centrodestra Borriello può contare sull’appoggio ufficiale soltanto di Forza Italia, presente con il simbolo. Si registra, infatti, la ‘ritirata’ di Fratelli d’Italia, che ha annunciato di non voler alcun apparentamento con il già due volte sindaco della città corallina, a quanto pare a causa di una vicenda giudiziaria che lo riguarda, legata agli appalti per la raccolta dei rifiuti. Il sostegno di FI è stato certificato, tra l’altro, dall’arrivo in città, nei giorni scorsi, del ministro degli Esteri Antonio Tajani. Di contro, mercoledì scorso il presidente della Regione Campania, il dem Vincenzo De Luca, ha partecipato a un’iniziativa elettorale – l’unica a cui ha presenziato in tutta la campagna per le amministrative – per tirare la volata al candidato del centrosinistra.

Al primo turno Mennella ha raccolto il 46,04% delle preferenze, contro il 43,96 di Borriello. Potrebbero quindi essere determinanti i voti (8,62% nella tornata di due settimane fa) di Luigi Caldarola.
Sfida tutta interna al fronte ex giallorosso a Cercola, dove Biagio Rossi (49,11% al primo turno), sostenuto da sei liste, tra cui il Movimento 5 Stelle, sfiderà Antonio Silvano (42,31%), candidato con Pd e altri sei simboli. Si torna alle urne anche a Marano di Napoli, dove il primo turno ha fotografato un esito molto frammentato. Il centrosinistra punta su Matteo Morra (24,98% due settimane fa), sostenuto dal Pd, contro Michele Izzo (21,44%), in corsa con cinque civiche, ma reduce dal sostegno di Forza Italia annunciato dai coordinatori provinciale e regionale del partito. Anche qui, intanto, è scoppiato un caso Fratelli d’Italia: due esponenti locali del partito di Giorgia Meloni intenderebbero sostenere Morra, ipotesi contro cui si sono scatenate le ire del circolo cittadino di FdI.

Nel salernitano, è sfida aperta a Scafati tra Pasquale Aliberti, già sindaco del Comune, forte di un 40,98% di consensi ottenuti nella tornata del 14 e 15 maggio, e Corrado Scarlato (27,30%). Il primo – anche lui omaggiato dalla visita di Tajani – è sostenuto dal centrodestra, sebbene al primo turno FdI abbia rotto con gli alleati puntando su Cristoforo Salvati (primo cittadino del comune fino al gennaio scorso, quando è stato sfiduciato), che ha chiuso all’ultimo posto. Il secondo ha dalla sua Italia Viva e altre civiche ed è stato capace di superare di oltre 3mila voti il nome scelto da Pd e Movimento 5 Stelle, quello di Michele Grimaldi, classificatosi al terzo posto. Determinanti, in questo caso, saranno proprio le scelte dei sostenitori dell’esponente dem, che ha deciso per un apparentamento con Scarlato, e di Salvati, il quale ha assicurato di non aver stretto alcun accordo elettorale. A Campagna, invece, i due candidati Pierfrancesco D’Ambrosio e Biagio Luongo sono divisi da appena 50 preferenze. Attilio Busillo, del centrodestra, terzo e rimasto escluso, ha deciso di non dare alcuna indicazione di voto.


Nel casertano il ballottaggio è in programma soltanto a San Felice a Cancello, dove non ci sono simboli dei più importanti partiti nazionali a contendersi la sfida. Il già sindaco Emilio Nuzzo (34,43% al primo turno) dovrà vedersela con Carmine Palmieri (30,58%). A dividerli uno scarto di appena 400 preferenze. Possibile ago della bilancia i voti degli elettori di Eugenia Carfora, preside e outsider, forte di un consenso del 26,28 percento conquistato con una sola lista a sostegno.

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