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All’istituto Anna Frank di Lugagnano un albero della legalità

Verrà inaugurato domani, 27 maggio, nel cortile dell’istituto

Pubblicato:26-05-2021 16:12
Ultimo aggiornamento:26-05-2021 16:14
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VERONA – L’albero della legalità mette radici anche a Lugagnano (Verona). Domani, 27 maggio, alle 10.30 nel cortile dell’istituto Anna Frank verrà inaugurato dalle classi seconde delle medie, il Prunus donato dal Comune di Sona per ricordare gli uomini dello Stato caduti nella lotta contro le mafie.

Le ragazze e i ragazzi della scuola secondaria di I grado di Lugagnano, insieme alle classi quinte della primaria ‘Silvio Pellico’, ricorderanno i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, gli agenti della loro scorta e tutte le vittime innocenti uccisi dalla criminalità organizzata mediante la lettura di spontanei pensieri, aneddoti e brevi biografie. All’evento saranno presenti il Procuratore della Repubblica di Verona Angela Barbaglio, il sindaco Gianluigi Mazzi e gli assessori del Comune di Sona Gianmichele Bianco, per la Scuola, e Roberto Merzi per il Verde pubblico.

“Iniziative come queste– ha commentato il professore Nicola Castoldi- servono a mantenere viva nei giovani la memoria di chi ha compiuto l’estremo sacrificio per costruire un futuro di giustizia e legalità. Con questo semplice gesto di cura verso un piccolo albero, le nostre alunne e i nostri alunni vogliono ricordare uomini poderosi che con il loro esempio hanno tracciato per tutti la linea di rettitudine e onestà da seguire”.


La dirigente scolastica Elisabeth Piras Trombi Abibatu ringrazia l’amministrazione municipale per la scelta del Prunus cerasifera, più comunemente noto come Mirabolano, che, come il ciliegio, con la sua fioritura primaverile meglio simboleggia la purezza e la beatitudine. Qualsiasi albero è simbolo di speranza e della vita che verrà, in quanto proiettato verso le future generazioni.

“Il Mirabolano, rispetto al Ficus monumentale piantato sotto casa di Borsellino per ricordare la strage di via d’Amelio a Palermo, è una pianta fragile ma resistente che raccogliere in sé il doppio significato di insegnare ai giovani la legalità attraverso il rispetto dell’ambiente. Anche mediante l’amore per la natura si possono prevenire crimini e reati. L’idea- conclude la dirigente Piras- è di creare negli anni un bosco diffuso e variopinto che unisca le scuole di tutto lo stivale, da Nord a Sud”.

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