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Inaugurato l’anno accademico dell’Università di Trieste

Con la ministra dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, il rettore Lenarda e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga

Pubblicato:26-03-2021 14:50
Ultimo aggiornamento:26-03-2021 14:51

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ROMA – Il ‘sistema Trieste’ come modello virtuoso di sinergia tra pubblico e privato. È questa una delle prospettive su cui punta l’ateneo giuliano e anche il titolo dell’evento di inaugurazione dell’anno accademico 2020/2021. L’iniziativa si è svolta questa mattina, con il saluto virtuale della ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

“Questi mesi hanno comportato sacrifici per tutti, soprattutto per i nostri studenti, ma nonostante ciò, la comunità universitaria è riuscita ad affrontare i cambiamenti imposti da questa situazione d’emergenza, grazie anche ai progressi della scienza e al suo valore fondante sulla solidarietà sociale”, ha commentato la ministra. Maria Cristina Messa ha poi annunciato una stagione di riforme per rendere più competitive le università e gli enti di ricerca. “Far crescere le comunità significa anche mettere a sistema, in un circuito virtuoso, l’esistente, condividendone risorse e infrastrutture. Gli investimenti, da soli, non sono sufficienti: per essere davvero efficaci serve modificare il sistema delle regole. Vogliamo avviare una stagione delle riforme che consenta, da un lato, di riconoscere l’unicità e la specificità del mondo universitario e della ricerca e, dall’altro, di operare con maggiore agilità per essere attrattivi e affidabili”.

L’Università di Trieste è collocata in un bacino densamente popolato di realtà di eccellenza nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione, e grazie alle relazioni di collaborazione attive tra enti locali pubblici e privati fa parte di un vero e proprio ecosistema della ricerca nell’estremo Nord Est del Paese, capace di attrarre studenti e ricercatori della nuova Europa e di creare occasioni sfidanti per gli studenti italiani. “In questa cornice siamo attivamente impegnati a rinvigorire le sinergie in quello che si configura come un fertile ecosistema dell’innovazione, strategico in una dimensione europea- ha sottolineato il rettore Roberto di Lenarda- è consolidato che un’alta concentrazione, anche geografica, di infrastrutture di ricerca di alto livello rappresenti un fattore competitivo decisivo”.


Alla cerimonia in streaming hanno partecipato anche il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, il rappresentante del personale tecnico-amministrativo Piero Gabrielli e il presidente del Consiglio degli Studenti Mattia Piccolo. L’inaugurazione è stata anche occasione per una riflessione sugli obiettivi cui il sistema universitario dovrebbe tendere per supportare il Paese nella ripartenza, come l’innalzamento degli indicatori sistemici ai livelli della media europea e la semplificazione dei processi burocratici legati a ricerca e formazione terziaria.

Sono stati presentati poi i percorsi formativi dedicati alla sostenibilità: la laurea magistrale in ‘Ecologia dei cambiamenti globali’, l’istituendo dottorato in ‘Circular economy’, la partecipazione attiva al dottorato nazionale in sviluppo sostenibile e cambiamento climatico, la ‘Summer School on Energy ‘Giacomo Ciamician’. L’attenzione alla sostenibilità ha orientato anche gli interventi di rinnovo infrastrutturali, ad esempio la riqualificazione dell’edificio di Economia con l’installazione di green corner e l’efficientamento energetico delle strutture di ateneo.

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