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VIDEO | Lupatelli (Cai): “Serve una nuova centralità della montagna, soprattutto al livello delle istituzioni”

L'economista: "Nel cambiamento climatico la montagna richiede prima di tutto un cambiamento dell'approccio culturale". Ciaburro (Fdi): "Possiamo insieme costruire una nuova legge quadro"

Pubblicato:25-11-2023 17:37
Ultimo aggiornamento:25-11-2023 18:20
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ROMA – “Serve una nuova centralità della montagna” per costruire “un rapporto diverso tra città e montagna, dove quest’ultima non sia solo la fornitrice di risorse”. Questo serve soprattutto a livello di istituzioni, perché riconoscano concretamente il valore dei servizi ecosistemici che la montagna fornisce. Giampiero Lupatelli, economista territoriale e membro del Comitato scientifico del Congresso Nazionale CAI, lo dice dal palco dell’evento numero 101 del Club Alpino Italiano.

“La montagna ha acquisito in tempi recenti una nuova attenzione, punto di svolta forze e manifesto convegno Camaldoli del 2029″, dice Lupatelli, “una centralità geografica ma anche economica e sociale della montagna” che si può sviluppare “legandola alla crisi climatica che la minaccia, e riconoscerla come una componente essenziale della questione territoriale, che attraversi le politiche pubbliche dell’ultimo secolo”.

In tutto ciò, “nel cambiamento climatico la montagna richiede prima di tutto un cambiamento dell’approccio culturale”, dice Lupatelli, “ma non abbiamo ancora le parole per costruire questo mondo, le parole della crisi climatica e della risposta alla crisi climatica”.


Ad ogni modo, “si e affacciata negli ultimi temi il tema delle green community, per portare alle aree interne una terza gamba dello sviluppo sostenibile, una attenzione alle politiche di sostenibilità”, per cui dovremmo “continuare con le strategie che mettiamo in campo, perché la montagna merita una politica costante, stabile”.

CIABURRO (FDI): “MOMENTO FAVOREVOLE, GOVERNO MOLTO SENSIBILE

“Dal punto di vista della legislatura è un momento senza precedenti, abbiamo 4 anni davanti a noi con un governo molto sensibile a questi territori, molto sensibile alla sopravvivenza della montagna con dentro l’uomo, non escludendolo”. Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d’Italia, responsabile del dipartimento Montagna, lo dice in un videomessaggio al 101mo Congresso Nazionale del CAI, il Club Alpino italiano.

“E’ realistico arrivare all’approvazione di un disegno di legge sulla montagna, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri”, valuta Ciaburro, “le risorse non mancano in questo momento, ma senza strategia, senza immaginare in modo corale e sinergico iniziative che delineano un quadro organico di sviluppo non servirebbero a nulla, da sole non bastano”.

“Vivo la realtà di questi territori, sono sindaco di un piccolo comune di montagna (Argentera, provincia di Cuneo, ndr)”, prosegue la deputata, citando “le dinamiche che conseguono allo spopolamento” e “le catastrofi e le tragedie che a volte potremmo evitare” legate alla tenuta idrogeologica. Dunque, serve un intervento “per tanti temi come sanità, servizi scuola, però “la montagna non ha bisogno di assistenza fine a se stessa ma di visione e strategia, perché il territorio possa essere rivalutato e apprezzato” ed è “importante che la strategia sia vera e vada dove serve”, dice Ciaburro.

Ora dunque “possiamo insieme contribuire alla definizione di una nuova legge quadro, su quella bisogna intervenire per portare ancora dei miglioramenti, e in questo voi del CAI sarete strategici”, dice la deputata FdI, “quella dei decreto sarà una fase importante e il vostro contributo sarà decisivo perché siano riconducibili a uno sviluppo e una ripresa vera delle alte terre”. Ad ogni modo, conclude Ciaburro, nel governo c’è “una elevata attenzione del governo e di tutti i ministri”, impegnati in uno sforzo per un lavoro legislativo che abbia “una ricaduta su uno sviluppo con un lungo arco temporale”.

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