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VIDAS: cure palliative e diritto a non soffrire. Donare in memoria per sostenere questa missione

L'impegno e la missione culturale è garantire il diritto a ricevere cure palliative gratuite e qualificate

Pubblicato:25-10-2022 13:30
Ultimo aggiornamento:25-10-2022 13:32
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ROMA – Sette le equipe sociosanitarie che insieme ai volontari rispondono ai bisogni del paziente. Tre i percorsi di cura domiciliari o negli hospice Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi. Quella di VIDAS è la storia di una missione iniziata nel 1982 per offrire adeguata assistenza e cure palliative a persone affette da malattie inguaribili. Nel 2015 è stata creata la prima equipe pediatrica per accompagnare nella cura, anche quando non possono guarire, bambini e adolescenti, offrire loro sollievo con terapie adeguate e dare sostegno a genitori e familiari.

Nel triennio 2015-2017, come si legge sul sito del ministero della Salute per la presentazione del Rapporto al Parlamento sull’attuazione della legge 38 ‘Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore’ il numero di hospice sul territorio nazionale ha raggiunto il totale di 240 strutture, il numero dei posti letto è di 2.777, ma nell’anno 2017 risulta una carenza di 244 posti letto. La situazione appare fortemente disomogenea sul territorio. Alla luce di questo bisogno di assistenza sempre più forte una storia e una preparazione come quella di VIDAS sono in grado di offrire percorsi adeguati, nel rispetto della dignità della persona e del diritto a non soffrire.

In Italia sono oltre 500.000 le persone affette da patologie inguaribili, di cui 32.000 bambini. Di queste solo 1 su 4 ha accesso alle cure palliative, in Lombardia grazie alle strutture e all’operato di VIDAS questo numero sale a 1 su 3. VIDAS, ricordiamo, è presente con due hospice a Milano, Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi, e garantisce assistenza domiciliare a Milano, Monza e in 112 comuni dell’hinterland. Oltre a questo, promuove corsi di formazione, progetti e bandi per i giovani e incontri culturali per condividere riflessioni etiche sui temi della cura e della vita.


“Quando non c’è più nulla da fare, c’è molto da fare” è il messaggio della fondatrice Giovanna Cavazzoni. Ed è importante sostenere l’impegno e la missione anche culturale di VIDAS: è possibile farlo con una donazione in memoria di una persona cara per garantire il diritto a ricevere cure palliative gratuite e qualificate. Donare in memoria trasforma il ricordo in un gesto concreto di solidarietà e sul sito web di VIDAS è possibile farlo compilando un semplice form. Così, con questo atto in ricordo di chi non c’è più, si trasforma il dolore in un aiuto tangibile verso tanti pazienti e familiari. Si può anche aprire una raccolta in memoria ed estenderla ad altre persone. Subito dopo aver donato si riceve una mail personalizzata da VIDAS che può essere condivisa con i familiari della persona cara scomparsa.

I pazienti che ormai vivono una condizione di non guarigione devono infatti essere monitorati per evitare complicanze e continue ospedalizzazioni, ricevere adeguate terapie analgesiche e per questo servono equipe multidisciplinari capaci di lavorare in rete. È sempre preferibile, laddove possibile, dare questa assistenza presso la propria casa, ma la stessa filosofia ispira gli hospice di VIDAS. Nella Casa Sollievo Bimbi, ad esempio, primo hospice pediatrico della Lombardia inaugurato nel 2019, ci sono 6 miniappartamenti nei quali tutta la famiglia può rimanere accanto al bambino.

Gli ospedali per organizzazione e struttura non sono in grado di offrire quell’ambiente calmo e di sostegno di cui hanno bisogno questi pazienti fragili, tanto più se giovani o bambini. Le cure domiciliari o i percorsi di degenza o day hospice possono invece assicurare il giusto accompagnamento per malattie inguaribili anche nei momenti più difficili. Donare in memoria è un modo concreto per ricordare chi abbiamo perso, tenerne vivo il ricordo e per aiutare tante persone e le loro famiglie.

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