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Il programma ‘Sure’ un “successo europeo”: già erogato 90% fondi a tutela occupazione

Forte interesse da parte degli investitori per il primo programma europeo che finanzia politiche sociali attraverso obbligazioni emesse dalla Commissione

Pubblicato:25-05-2021 14:03
Ultimo aggiornamento:25-05-2021 14:03
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ursula von der leyen_imagoeconomica
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ROMA – Nuova tranche di aiuti dell’Unione Europea agli stati membri nell’ambito del programma SURE, destinato alla tutela dei posti di lavoro in risposta alla crisi da Covid-19. In un anno, il programma che prevedeva 100 miliardi di prestiti dalla Commissione agli stati membri ha già erogato il 90% dei fondi previsti. Un “successo europeo”, lo definiscono il Commissario europeo per l’economia, Paolo Gentiloni, e la presidente dela Commisisone europea Ursula von der Leyen.

SURE è infatti il primo programma europeo che finanzia le politiche sociali degli stati membri attraverso l’emissione di obbligazioni da parte della Commissione. Oltre ad aver funzionato sul versante delle erogazioni, con gli stati che hanno ricevuto tempestivamente i prestiti da Bruxelles, SURE è stato anche un successo finanziario: come già successo per le tranche precedenti, infatti, anche per la settima emissione di obbligazioni le richieste di sottoscrizione hanno superato l’offerta di oltre 6 volte suscitato un forte interesse da parte degli investitori e sono state collocate sul mercato a condizioni di prezzo vantaggiose

GENTILONI: EROGATO 90% SOSTEGNO, SURE E’ UN SUCCESSO EUROPEO

“A un anno dall’adozione da parte del Consiglio dello strumento SURE abbiamo già erogato il 90% del sostegno disponibile, pari a quasi 90 miliardi. SURE è un successo europeo, di cui finora hanno beneficiato fino a 30 milioni di lavoratori e 2,5 milioni di imprese, e che ha permesso agli Stati membri di risparmiare 5,8 miliardi di euro rispetto ai tassi di finanziamento di mercato”. Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, lo dice commentando la settima erogazione di SURE che porta all’Italia 751 milioni.


VON DER LEYEN: DA UE 100 MLD PER RIDURRE ORARIO E SALVARE POSTI

“Con il programma SURE l’UE sta mobilitando 100 miliardi in prestiti per contribuire al finanziamento dei regimi di riduzione dell’orario lavorativo, consentendo così di salvaguardare i posti di lavoro e permettendo alle imprese di mantenere la propria forza lavoro qualificata. Con l’erogazione odierna la Bulgaria e l’Estonia beneficeranno di finanziamenti per la prima volta e altri dieci paesi riceveranno un ulteriore sostegno, che li aiuterà a riprendersi più rapidamente dalla pandemia”. Così la presidente dela Commisisone europea Ursula von der Leyen commentando la settima tranche di erogazione SURE che porta all’Italia 751 milioni.

HAHN: SUCCESSO SURE APRE LA STRADA A NEXTGENERATIONEU

“Con sette emissioni nell’ambito di SURE abbiamo già erogato a 19 Stati membri 94,3 miliardi di euro per sostenere le nostre imprese e contribuire a conservare i posti di lavoro. Questo successo apre la strada a NextGenerationEU“. Johannes Hahn, Commissario europeo responsabile per il Bilancio e l’amministrazione, lo dice commentando la settima erogazione di SURE che porta all’Italia 751 milioni.

SURE, DA COMMISSIONE UE 14,1 MLD 12 STATI MEMBRI, A ITALIA 751 MLN

La Commissione europea ha erogato oggi 14,137 miliardi a 12 Stati membri dell’UE nella settima tranche di sostegno finanziario a titolo dello strumento SURE, all’Italia sono andati 751 milioni. Il Belgio ha ricevuto 2 miliardi, la Bulgaria 511 milioni, Cipro 124 milioni, la Grecia 2,54 miliardi, la Spagna 3,37 miliardi, la Lituania 355 milioni, la Lettonia 113 milioni, Malta 177 milioni, la Polonia 1,56 miliardi, il Portogallo 2,41 miliardi e l’Estonia 230 milioni. È la prima volta che la Bulgaria e l’Estonia ricevono finanziamenti nell’ambito di questo strumento. Gli altri dieci paesi dell’UE hanno già beneficiato di prestiti nel quadro di SURE.

“I prestiti SURE aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti repentini della spesa pubblica per il mantenimento dell’occupazione a seguito della pandemia di coronavirus– ricorda una nota della Commissione- Nello specifico, li aiuteranno a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe, anche rivolte ai lavoratori autonomi, introdotte in risposta alla pandemia di coronavirus. Le erogazioni odierne sono state precedute dalla settima emissione di obbligazioni sociali nell’ambito dello strumento SURE dell’UE, che nei giorni scorsi ha riscontrato un notevole interesse da parte degli investitori sullo sfondo delle difficili condizioni del mercato”.

Con questa erogazione nell’ambito di SURE l’UE ha messo a disposizione quasi 90 miliardi sotto forma di prestiti back-to-back. Tutti gli Stati membri dell’UE che hanno chiesto di beneficiare del regime hanno ricevuto una parte o la totalità dell’importo richiesto. Una panoramica degli importi erogati finora è disponibile online, così come gli importi totali per Stato membro.

Complessivamente 19 Stati membri dell’UE riceveranno un sostegno finanziario totale pari a 94,3 miliardi nell’ambito di SURE, previa approvazione del Consiglio dell’Unione europea sulla base di una proposta della Commissione. I paesi possono ancora presentare richieste di sostegno finanziario nell’ambito di SURE, la cui dotazione complessiva arriva fino a 100 miliardi.

Per la settima emissione di obbligazioni SURE dell’UE le richieste di sottoscrizione hanno superato l’offerta di oltre 6 volte e le informazioni relative alle condizioni di prezzo sono disponibili online qui. Tutte le emissioni hanno suscitato un forte interesse da parte degli investitori e sono state collocate sul mercato a condizioni di prezzo vantaggiose, il che ha permesso di ottenere condizioni di prezzo favorevoli che la Commissione sta trasmettendo direttamente agli Stati membri beneficiari.

Le obbligazioni emesse dall’UE a titolo dello strumento SURE ricevono l’etichetta di “obbligazioni sociali”. Ciò garantisce agli investitori in tali obbligazioni che i fondi così mobilitati saranno realmente destinati a scopi sociali.

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