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Partita del Cuore, Aurora Leone dei The Jackal: “Cacciata perché donna”

L'episodio è avvenuto durante una cena, che anticipava il match di beneficienza previsto per questa sera. Il dirigente responsabile del gesto si è dimesso

Pubblicato:25-05-2021 10:00
Ultimo aggiornamento:25-05-2021 18:43
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ROMA – “Non puoi stare seduta al tavolo con i giocatori. Sei una donna”. Sono queste le parole indirizzate a Aurora Leone dei The Jakal dal direttore generale della nazionale cantanti, Gianluca Pecchini, durante la cena di ieri sera, alla vigilia della Partita del Cuore, il match tra la Nazionale Cantanti e la squadra dei Campioni per la Ricerca previsto per questa sera, martedì 25 maggio, all’Allianz Stadium di Torino.

A denunciarlo attraverso diverse storie su Instagram l’attrice insieme al collega Ciro Priello. “Ma io non sono un’accompagnatrice, sono stata convocata. Mi hanno chiesto anche la taglia dei completini”, ha replicato Leone. “Il completino te lo metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?“, la risposta. Leone ha raccontato che successivamente “ci siamo arrabbiati e ci hanno cacciato dall’albergo. I cantanti che erano con noi ci hanno chiesto scusa per l’accaduto, ma perché questo accaduto ha dell’assurdo”. Leone ha dichiarato che lei e Priello non parteciperanno alla Partita del Cuore, ma ha invitato comunque a sostenere la ricerca contro il cancro: “Non ce la sentiamo di scendere in campo dopo una questione medievale, dopo che non ci hanno fatto entrare in albergo neanche per riprendere le nostre cose. Io mi sono sentita in imbarazzo. E la mascherina che ci hanno dato porta la scritta ‘Stop alla violenza sulle donne’, sono furiosa- ha dichiarato- Non voglio però che un evento del genere vada a infangare la buona causa di questo progetto. Continuate a donare per la ricerca contro il cancro”.

RAMAZZOTTI BOICOTTA PARTITA DEL CUORE: “NON SARÒ IN CAMPO”

“Sono molto dispiaciuto per quello che è accaduto ieri sera tra Aurora di ‘The Jackal’ e alcuni dirigenti della Nazionale Cantanti. Sono venuto a Torino per sostenere la Ricerca e supportare le persone fragili e mi trovo coinvolto in una situazione estremamente sgradevole”. Inizia così il messaggio che Eros Ramazzotti, cantautore e giocatore della Nazionale Cantanti, affida a Instagram dopo la polemica sessista sull’attrice casertana.


“Sono da sempre contro ad ogni forma di violenza – ha aggiunto Ramazzotti – e mi dissocio completamente da ogni atteggiamento discriminatorio. La Nazionale Cantanti nasce su altri presupposti e con l’ambizione di essere un modello positivo, ma a queste condizioni, con questa dirigenza, non me la sento di scendere in campo“.

Poi conclude: “In attesa di chiarire l’accaduto nelle opportune sedi, farò la mia parte donando direttamente e personalmente alla fondazione Piem Ricerca sul Cancro di Candilo, guidata da Donna Allegra Agnelli“.

LE DIMISSIONI DEL DG PECCHINI

Gian Luca Pecchini non è più il dg della Nazionale Cantanti. Dopo l’episodio della cena di ieri, in cui Aurora Leone dei The Jackal è stata allontanata, il dirigente ha deciso di fare un passo indietro e di dimettersi. È quanto si legge in una nota ufficiale della Nazionale Cantanti, diffusa sui social, a firma dello stesso Pecchini.

“La Nazionale italiana Cantanti è amareggiata profondamente e si scusa di quanto accaduto ieri sera durante la cena ad Aurora Leone- si legge- La nostra è una storia di 40 anni di inclusione e di solidarietà, periodo nel quale siamo sempre stati in prima linea a sostenere i deboli e i diritti di tutti. Oggi a Torino si gioca una partita importante, ogni 100mila euro in meno raccolti sono 15 diagnosi in meno e 15 potenziali morti in più”. Continua Pecchini: “Siamo profondamente addolorati di questo grande equivoco in quanto in 40 anni non ci siamo mai trovati a dover gestire una simile situazione. Per tutte queste motivazioni, io, Gian Luca Pecchini, dirigente della Nic, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto, dimettendomi dal mio in carico, in attesa di parlare personamente con Aurora Leone”. La precisazione: “Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell’episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo, nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via”.

THE JACKAL: “NON È STATO MALINTESO, SESSISMO E MASCHILISMO PROBLEMI REALI

“Prendiamo atto delle dimissioni del dirigente della Nazionale Cantanti in seguito al ‘grande equivoco’ di ieri sera. Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso. C’è un discorso più ampio che va oltre la vicenda personale, il sessismo e il maschilismo come problemi reali che riguardano ogni giorno milioni di donne”. Si legge così su un post pubblicato su Facebook dai ‘The Jackal’ in seguito all’annuncio delle dimissioni del direttore generale della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini. “Invitiamo tutti però, come ha fatto Aurora nelle prime storie pubblicate a caldo ieri notte, a non confondere i problemi: non è giusto che quanto accaduto abbia delle conseguenze negative sulla raccolta fondi, missione che la nazionale cantanti porta avanti con impegno da 40 anni- rilancia il gruppo di videomaker e attori comici- Inclusività e parità non devono essere ostacoli per nessuna causa, figurarsi se così importante come la lotta al cancro. Confondere i due piani è uno sbaglio che non rende giustizia a nessuna delle due battaglie. Per questo diciamo alle tantissime persone che ci stanno scrivendo con affetto in queste ore per dimostrarle sostegno, che Aurora non era andata lì per vincere una partita: Aurora era lì, come Ciro e come tutti gli altri che hanno preso parte all’evento, per contribuire alla ricerca. Perciò aiutateci a farlo, diamo un segnale forte: una donazione via sms al numero 45527 per sostenere la ricerca sul cancro”, concludono. 

VEZZALI: “LA DENUNCIA DI LEONE EVIDENZIA LA NECESSITÀ DI UNA CULTURA SPORTIVA”

 “Quanto denunciato da Aurora Leone è l’ennesima triste attestazione di quanta strada ci sia ancora da fare. ‘Da quando in qua le donne giocano a calcio’ evidenzia la necessità di tanta cultura sportiva. Si punta al cuore, ma qui bisogna ricominciare dal cervello”, scrive sui social la Sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali in merito alla denuncia di Aurora Leone.

‘LUCHA Y SIESTA’: “INACCETTABILE SESSISMO DELLA NAZIONALE CANTANTI”

“La comunità della Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ esprime solidarietà ad Aurora Leone di ‘The Jackal’ e la ringrazia per aver denunciato quanto accaduto. Le parole intrise di sessismo che le ha rivolto il direttore generale della Nazionale Cantanti, ‘Sei una donna, non puoi stare seduta a questo tavolo, da quando le donne giocano a calcio?’, rendono evidente quello che sosteniamo da anni: la violenza di genere e dei generi è sistemica e attraversa tutti gli ambiti delle nostre vite”. Lo affermano in una nota stampa le attiviste della Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’ di Roma sull’episodio denunciato sui social dall’attrice Aurora Leone, che ha portato all’annuncio di dimissioni del direttore generale della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini. “L’atteggiamento sessista, di per sé inaccettabile- sottolineano le attiviste- risulta ancora più grave alla luce dei fondi pubblici che l’Associazione Nazionale Cantanti ha ricevuto dal Dipartimento Pari Opportunità per realizzare progetti territoriali di sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza di genere: 175mila euro, cioè la stessa cifra ricevuta da D.i.Re-Donne in Rete contro la Violenza, la principale rete di centri antiviolenza in Italia di cui anche ‘Lucha y Siesta’ fa parte. È l’ennesima prova di come selezionare per questo tipo di bandi organizzazioni e associazioni che non hanno nel proprio statuto la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne – nel solco della Convenzione di Istanbul – e non coinvolgere in queste attività i centri antiviolenza e le Case delle donne, che del fenomeno hanno invece una profonda conoscenza specifica, porti a farne un mero vessillo retorico. Come le mascherine ‘Stop alla violenza sulle donne’ in uso nella Partita del Cuore, che non servono a nulla se non si pratica realmente l’ottica di genere dentro e fuori dal campo”. La violenza di genere, aggiunge la Casa delle Donne ‘Lucha y Siesta’, “non è neutra, né possono essere neutri gli interventi di sensibilizzazione, prevenzione e contrasto messi in campo. Il nuovo Piano nazionale antiviolenza è in discussione, ci aspettiamo doverosi passi avanti verso un riconoscimento dei saperi, delle esperienze e delle pratiche femministe e transfemministe come chiavi di lettura imprescindibili della violenza di genere e dei generi”. 

D.I.RE: “DA ASSOCIAZIONE NAZIONALE CANTANTI ATTEGGIAMENTO SESSISTA

“L’atteggiamento sessista con cui il direttore dell’Associazione nazionale cantanti ha cacciato dalla cena celebrativa della partita del cuore Aurora Leone dei ‘The Jackal’, in quanto donna e nonostante fosse stata convocata per scendere in campo con la squadra dei Campioni per la ricerca, è inaccettabile, tanto più considerato che l’Associazione nazionale cantanti ha avuto a disposizione 175mila euro di fondi pubblici dal Dipartimento per le pari opportunità per realizzare un progetto di sensibilizzazione antiviolenza“.A farlo notare con un comunicato stampa è Antonella Veltri, presidente di D.i.Re-Donne in Rete contro la Violenza. “Avevamo già criticato a suo tempo la scelta del Dipartimento Pari Opportunità di aprire il bando a organizzazioni che non hanno nel proprio statuto specificamente la prevenzione e il contrasto della violenza maschile contro le donne nel rispetto della Convenzione di Istanbul– aggiunge Veltri- Quello che ha fatto ieri il direttore dell’Associazione nazionale cantanti dimostra quanto lavoro c’è ancora da fare per superare gli atteggiamenti sessisti e discriminatori contro le donne che il Grevio (Gruppo di esperte sulla violenza contro le donne del Consiglio d’Europa, ndr) ha segnalato come uno dei problemi principali per l’attuazione piena della Convenzione di Istanbul. Un lavoro- sottolinea- che non può prescindere dal coinvolgimento attivo dei centri antiviolenza”. Conclude la presidente della rete nazionale dei centri antiviolenza: “Speriamo che queste criticità siano prese in considerazione dal nuovo Piano nazionale antiviolenza, occasione imprescindibile per attuare le raccomandazioni del Grevio”. 

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