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Enel anticipa la transizione energetica, Starace: “Stop carbone nel 2027, in 2040 via da business gas”

"Il Piano di quest'anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta"

Pubblicato:24-11-2021 12:26
Ultimo aggiornamento:24-11-2021 12:41

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MILANO – “Nel 2040 usciremo dal business del gas e spingeremo i clienti a passare all’elettrificazione, con i servizi che Enel X offrirà loro. Inoltre, nel 2040 tutta l’energia ai clienti verrà da rinnovabili”. Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel, lo dice presentando ai mercati finanziari e ai media il Piano Strategico 2022-2024 nel corso del Capital market day 2021.

Nel Piano Strategico 2022-2024 Enel anticipa di 10 anni il proprio impegno ‘Net Zero’, dal 2050 al 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette (Scope 1, 2 e 3). La Strategia del Gruppo e il suo posizionamento previsto nel 2030 consentono di anticipare di 10 anni l’impegno “senza ricorrere ad alcuna misura di offsetting, come tecnologie di rimozione della CO2 o soluzioni nature-based”.

In particolare, Enel prevede di abbandonare la generazione a carbone entro il 2027 e quella a gas entro il 2040, sostituendo il portafoglio termoelettrico con nuova capacità rinnovabile oltre ad avvalersi dell’ibridazione delle rinnovabili con soluzioni di accumulo. Inoltre, si prevede che entro il 2040 l’elettricità venduta dal Gruppo sarà interamente prodotta da rinnovabili ed entro lo stesso anno il Gruppo uscirà dall’attività di vendita retail di gas.


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STARACE (ENEL): RINNOVABILI NON PIÙ NOVITÀ, NOI SUPERMAJOR SETTORE

“Le rinnovabili non sono più qualcosa di nuovo, sono la base della generazione, sono un fatto, quello che è nuovo è l’elettrificazione e a questo vogliamo puntare con la nostra azione strategica“. In questo quadro per Enel “si consolida il nostro ruolo come grande supermajor delle rinnovabili”, dice l’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace.

“Le rinnovabili sono ‘il’ futuro della generazione, l’opzione migliore possibile per vendere energia ai clienti“, prosegue Starace, indicando come la società abbia incrementato tra 2010 e 2021 di 13 volte la capacità rinnovabile, da 382 MegaWatt a circa 5mila MW, facendo segnare tra 2021 e 2030 un aumento di tre volte, passando da 95 progetti gestiti a 147, da circa 5mila MW a circa 15mila MW.

Come spiega presentando il Piano Strategico 2022-2024, entro il 2030 il Gruppo Enel prevede infatti di raggiungere una capacità rinnovabile complessiva di circa 154 GW, triplicando il suo portafoglio al 2020. Il gruppo punta a aumentare la base clienti della rete di 12 milioni e di promuovere l’elettrificazione dei consumi energetici, aumentando di quasi il 30% i volumi di elettricità venduta e concentrandosi al contempo sullo sviluppo di servizi “beyond commodity”, quali la mobilità elettrica pubblica o behind-the-meter storage, in collaborazione con partner.

STARACE (ENEL): “SVOLTA, 170 MLD INVESTIMENTI DIRETTI A 2030

“Il Piano di quest’anno, con 170 miliardi di euro di investimenti diretti entro il 2030, rappresenta un punto di svolta“, aggiunge ancora Francesco Starace. “La sua attuazione ci consente di avanzare dal precedente ‘Decennio della scoperta dell’energia rinnovabile’ all’attuale ‘Decennio dell’elettrificazione’- dice Starace- Stiamo accelerando la crescita in tutte le aree di business, creando valore per i nostri clienti, che sono al centro della Strategia del Gruppo, valore che si traduce nella prevista riduzione della loro spesa energetica, aumentando al contempo la loro domanda di elettricità entro il 2030″.

Inoltre, “stiamo anticipando di dieci anni l’obiettivo della completa decarbonizzazione del Gruppo, con il raggiungimento del ‘Net Zero’ entro il 2040”, segnala l’ad e dg Enel. In tutto ciò “continueremo a crescere nelle rinnovabili, valorizzando quello che è già oggi il più grande portafoglio privato di asset rinnovabili al mondo– prosegue Starace- Il business di Infrastrutture e Reti e la nuova business line Global Customers ci consentiranno di cogliere le incredibili opportunità offerte dall’elettrificazione”. In questo quadro “il lavoro pionieristico svolto da tutti i colleghi di Enel e la trasformazione digitale avanzata del Gruppo ci consentiranno di soddisfare le esigenze in evoluzione dei clienti nel corso di questo decennio”.

Nel Piano Strategico 2022-2024, presentato oggi ai mercati finanziari e ai media, Enel prevede di investire direttamente un totale di circa 45 miliardi di euro nelll’arco di piano, pari a un incremento del 12% rispetto al Piano precedente, mobilitando al contempo ulteriori 8 miliardi circa di euro provenienti da terzi nel quadro del modello di business di Stewardship. Enel indica investimenti per complessivi 210 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030, dei quali 170 miliardi di euro investiti direttamente dal Gruppo Enel (+6% rispetto al Piano precedente) e 40 miliardi di euro catalizzati da terzi. La società prevede che tale allocazione di capitale accelererà il conseguimento degli obiettivi di elettrificazione e decarbonizzazione del Gruppo. 

STARACE (ENEL): “PER COGLIERE TARGET CHIAVE ELETTRIFICARE

Rispetto all’azione per il clima “c’è consenso nel mondo rispetto a questo importante obiettivo”, ma “i clienti devono essere attori attivi di questo cambiamento” e “se alcune condizioni non saranno soddisfatte non avverra al ritmo necessario”. Gli elementi chiave, sottolinea Starace, saranno quindi elettrificazione, costi e servizi.

“I costi, prima di tutto- spiega Starace- devono essere convenienti, i prezzi devono essere piu bassi e meno variabili, quindi la produzione va ulteriormente decarbonizzata anche perche i costi delle rinnovabili sono piu bassi dei costi marginali di produzione del termoelettrico e meno volatili di questi ultimi”. Secondo, “l’elettricità deve essere recapitata in modo resiliente e affidabile”, spiega l’ad e dg Enel, di qui la necessità di reti “efficienti e resilienti”. Infine, “i clienti chiederanno sempre più nuovi servizi di alta qualità, e ad esempio la ricarica elettrica dei veicoli è essenziale, potendo ottenere anche ritorni economici come prosumer”, aggiunge Starace.

Per raggiungere questi obiettivi, il Piano Strategico 2022-2024 di Enel prevede inoltre un ulteriore investimento di circa 70 miliardi di euro per il business Infrastrutture e Reti, in aumento di 10 miliardi di euro rispetto al Piano precedente. L’investimento è concentrato in Europa, con l’obiettivo di “rafforzare la posizione del Gruppo come operatore globale in termini di dimensioni, qualità, efficienza e resilienza”. Enel prevede che l’investimento porti a una RAB (Regulatory Asset Base) di 65 miliardi di euro nel 2030, insieme alla completa digitalizzazione dell’intera base di clienti della rete tramite gli smart meter. Lo sviluppo delle attività del Gruppo nel settore beneficerà dell’implementazione di Grid Blue Sky, una piattaforma digitale per la gestione del portafoglio della rete nel quadro di un modello globale unificato che pone il cliente al centro della catena del valore.

STARACE (ENEL): “PREZZI ANCORA SU SE NON CI SARÀ CRESCITA RINNOVABILI

Sul fronte delle bollette “l’effetto di aumento dei prezzi può continuare se non ci sarà una crescita delle rinnovabili, ma noi vediamo il costo di produzione andare giù del 50% tra il 2021 e il 2030 grazie alla sostituzione del termoelettrico”, con il livello attuale della produzione rinnovabile Enel che è a circa il 60% mentre quello del 2030 è stimato in oltre l’85%. La quota di elettricità venduta salirà da un 60% circa coperta con produzione propria al 70% circa. Enel prevede inoltre che il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, parallelamente a una riduzione fino all’80% della loro ‘carbon footprint’, entro il 2030 rispetto al 2020 e sulla base del portafoglio clienti in Italia e Spagna.

Nel Piano Strategico 2022-2024 Enel valorizzerà il proprio posizionamento integrato nei Paesi dove ha presenza integrata o potenzialmente integrata, nello sopecifico Italia, Spagna, Romania, Stati Uniti d’America, Brasile, Cile, Colombia, Perù, prevedendo un incremento dell’80% dei ricavi rispetto al 2021, tariffe sostanzialmente invariate per i clienti, un calo del 40% del costo dell’energia venduta rispetto al 2021. L’aumento dei volumi dell’elettricità venduta e la crescita dei servizi “beyond commodity” si accompagneranno a una generale diminuzione dei costi.

Nello specifico, Enel prevede che il costo totale della produzione si riduca del 50% circa, per effetto del maggiore ricorso alla produzione propria nelle vendite di energia oltre che dell’incremento della quota di rinnovabili nel mix di generazione del Gruppo. Il valore creato dal Gruppo per i clienti porterà a una riduzione fino al 40% della loro spesa energetica, unitamente a una riduzione fino all’80% della loro “carbon footprint” entro il 2030. 

Grazie al nuovo modello di Enel “incentrato sui clienti”, il margine integrato è atteso in crescita di 1,6 volte entro il 2024 rispetto al 2021. Nei prossimi tre anni Enel prevede che i ricavi da clienti aumentino del 26% e le vendite di elettricità crescano del 25%. Ciò sarà accompagnato da una diminuzione di circa il 15% del costo complessivo dell’energia venduta rispetto al 2021, che è anche frutto di una riduzione di circa il 23% nel costo medio di produzione.

STARACE (ENEL): “OK ALBERI MA ENEL ZERO CARBON NON EMETTENDO PIÙ CO2

“Gli alberi sono molto belli da vedere, ma non pensiamo di abbattere la CO2 piantando alberi ma di riuscirci perché abbiamo fatto molto negli anni passato”, quindi non offset delle emissioni, non compensazione, ma taglio. “Al di là delle battute, noi amiamo gli alberi, ma in altre parole quello che vogliamo dire è che i target di decarbonizzazione che ci poniamo sono ben maggiori di quelli che avevamo prima, e noi non puntiamo a ‘net zero’, ma a ‘zero’ carbon”, spiega Francesco Storace.

“A volte le parole sono pericolose, e ci sono soluzioni da fantascienza, ma noi non vogliamo soluzioni fantascientifiche, vogliamo smettere di emettere CO2“, ribadisce Starace. Le emissioni Enel Scope 1, le dirette, sono già passate da 414 grammi di CO2 equivalente per kiloWattora del 2017 ai 219 grCO2/kWh di oggi verso i 140 del 2024 e gli 82 al 2030, per arrivare a zero nel 2040.

Per questo “usciremo dal carbone nel 2027, gli impianti che lo bruciano saranno sostituiti da rinnovabili o da piccoli impianti a gas, nei quali siamo leader”, precisa l’ad e dg Enel. Ciò detto, entro il 2040, “nel più lungo periodo anche la generazione a gas sarà superata, sostituita da rinnovabili o batterie” e “ci sarà una dismissione del gas con creazione di valore”, continua Starace: “ecco, ora capite perche ho messo tante batterie nel piano, ci servono”, infatti “tra 2020-2030 aggiungeremo 9 GigaWatt di storage, è un grosso numero, e un settore in esplosione”.

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