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Ecco le 10 proposte di Legambiente per una mobilità a emissioni zero

“Accelerare il cambiamento nella mobilità è decisivo nella battaglia del clima", dice Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente

Pubblicato:24-09-2019 11:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:44
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ROMA – Premiare subito la mobilità ‘per tutti’ e chi inquina di meno e tagliare i sussidi dannosi per l’ambiente; rimodulare le tasse in proporzione all’inquinamento prodotto, perchè “è l’unico modo corretto di ridurle”. Inoltre serve una rimodulazione delle accise sui carburanti fossili e della tassa circolazione. Ma non solo.

Sono le proposte in materia di mobilità e di trasporto presentate da Legambiente in vista della prossima legge di Bilancio. “Accelerare verso una mobilità a emissioni zero”, è in sintesi la richiesta dell’associazione ambientalista.

Rottamazione: Legambiente propone un bonus di duemila euro per chi rottama la vecchia auto (mille per moto e ciclomotore), anche senza l’acquisto di un nuovo mezzo elettrico, spendibile in due anni per abbonamenti al trasporto pubblico, servizi sharing mobility, taxi e acquisto di veicoli elettrici leggeri.


Sostegno alla mobilità pendolare sostenibile finanziato da aziende e enti pubblici per dipendenti e famigliari: fino a mille euro a dipendente all’anno (esente Irpef), per l’acquisto di abbonamenti e biglietti del trasporto pubblico, servizi sharing mobility cittadino e utilizzi a carico del dipendente di veicoli in flotte aziendali in corporate sharing. Come per i biglietti dei mezzi pubblici, Iva al 10% per la sharing mobility, compresi fino al 2021 i veicoli con motori a combustione interna.

‘Bonus elettrico’: un incentivo pari al 20% del prezzo e fino a un massimo di tre mila euro, per l’acquisto di mezzi elettrici leggeri (dall’e-bike al quadriciclo).

Iva al 10% per l’acquisto di mezzi elettrici per trasporto pubblico, condiviso (sharing mobility pubblica e di comunità, anche corporate) e noleggi. Nessuna accisa per l’energia elettrica per la ricarica dei veicoli in ambito pubblico o privato. Nessuna accisa per i biocarburanti ‘avanzati’ e abolizione dal 1 gennaio 2021 dei sussidi all’olio di palma (e derivati) e all’olio di soia.

Legambiente chiede di rimodulare le accise sui carburanti (“Vale oltre un miliardo di euro, ma genera un aumento del gettito per lo stato di appena 300 milioni, da usare a sostegno di altre forme di mobilità”); eliminare i sussidi all’autotrasporto per i camion Euro3; di introdurre una tassa portuale o aeroportuale provvisoria per ogni atterraggio e decollo in scali nazionali. Nei trasferimenti delle risorse statali ai Comuni, Legambiente chiede privilegiare le ‘smart city’ che presentano programmi green.

“Accelerare il cambiamento nella mobilità è decisivo nella battaglia del clima– dice Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente– per questo chiediamo al nuovo governo di essere coerente con gli impegni presi in queste settimane e di dare subito un segnale chiaro ai cittadini, ai sindaci e al sistema delle imprese. I provvedimenti che verranno approvati nei prossimi mesi, dal decreto Clima alla legge di Bilancio, dovranno definire la traiettoria delle scelte indispensabili a rilanciare il trasporto pubblico nel nostro Paese, a rendere sempre più competitiva la mobilità elettrica, a superare le barriere che ancora oggi incontra la micro-mobilità a emissioni zero nel circolare all’interno delle città”.

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