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Ugl, Capone: “Mi ricandido a segretario, avanti con il confronto col Governo”

Al convegno in occasione del 73esimo anniversario del sindacato, il leader spiega: "Ci sono numerosi dossier ancora aperti, dobbiamo dare continuità al percorso intrapreso"

Pubblicato:24-03-2023 16:43
Ultimo aggiornamento:24-03-2023 16:43

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ROMA – L’Ugl compie 73 anni e il segretario Paolo Capone si candida per un nuovo mandato al vertice del sindacato. “Ho intenzione di candidarmi per un altro mandato e affrontare, così, i numerosi dossier ancora aperti. Dobbiamo dare continuità al percorso intrapreso“, annuncia il segretario generale, che ha partecipato al convegno sul 73° anniversario del sindacato, dal titolo ‘Viaggio nel futuro’, organizzato al Cnel.

“La complessa congiuntura economica che il Paese sta attraversando e i radicali mutamenti che caratterizzano il mondo del lavoro – ricorda Capone – impongono una seria riflessione sul ruolo dei corpi intermedi ai quali va restituita centralità per dare maggiore risalto alle istanze dei lavoratori. Il 73° anniversario dalla fondazione del sindacato Ugl sia l’occasione per ribadire l’importanza di battaglie come quella sulla sicurezza nei luoghi di lavoro volta ad arrestare l’intollerabile strage quotidiana. È l’inizio di un cammino che ci porterà alla celebrazione del quinto congresso confederale”.

Tra le sfide da affrontare, continua Capone, è “il momento di riaprire il tavolo della contrattazione per rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori e rivedere l’attuale paradigma su cui si fondano le relazioni industriali, verso un nuovo modello basato sulla partecipazione dei lavoratori come prevede l’articolo 46 della Costituzione”.


L’Ugl, sottolinea il segretario generale, apprezza “la volontà del Governo di puntare sul dialogo con le parti sociali e rinnova l’impegno in difesa dei diritti acquisiti, a partire dai tavoli di confronto sulla riforma delle pensioni e del reddito di cittadinanza”.

CAPONE: GIUSTO AIUTARE I FRAGILI, MA SERVONO POLITICHE ATTIVE

Il reddito di cittadinanza “così com’è stato realizzato ha avuto una funzione socialmente importante, ma ha completamente fallito le politiche attive del lavoro”, spiega Capone a margine del convegno. “Le famiglie fragili devono essere assistite dallo Stato e questo è assolutamente giusto, ma va dato ai Comuni il controllo del sostegno“.

Poi, spiega Capone, “vanno messe in campo le politiche attive, occorre favorire il match tra domanda e offerta, e ai database dovrebbero poter accedere – oltre ai centri per l’impiego – le aziende, le agenzie interinali, i consulenti del lavoro. Questo è un sistema che porterebbe un avvicinamento della domanda all’offerta, e darebbe un senso alle politiche attive. Poi ci sono da fare anche altri interventi, dall’orientamento alla formazione”.

CAPONE: DA CGIL, CISL E UIL MOBILITAZIONE PREMATURA E SCORRETTA

La mobilitazione annunciata da Cgil, Cisl, Uil sul fisco è “prematura”, dice il segretario della Ugl. La riforma fiscale del Governo, sottolinea Capone, è “un obiettivo ambizioso, vuole modificare la legislazione sulla fiscalità che risale al 1970″.

“L’esecutivo ci ha illustrato le linee guida, i principi della delega fiscale, mobilitarsi in maniera preventiva mi pare poco corretto. Il nostro giudizio è positivo – prosegue Capone – quando avremo i dati e i dettagli faremo le nostre valutazioni di merito ed eventualmente le mobilitazioni, se i lavoratori e i pensionati che rappresentiamo non saranno soddisfatti”.

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