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“Vita, morte e borseggiatori”: la guida “alternativa” di Roma del Guardian

La guida di Conn Iggulden, uno dei più venduti romanzieri storici del mondo: "Ho amato Roma per tutta la vita"

Pubblicato:23-05-2024 14:04
Ultimo aggiornamento:23-05-2024 22:54
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Roma
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ROMA – “Ho amato Roma per tutta la vita”. Ci sono andato la prima volta quando avevo 10 anni, per stare in un convento”, scrive in premessa – a scanso di equivoci – Conn Iggulden sul Guardian. Uno degli autori di narrativa storica più venduti al mondo si dedica ad una guida alla visita di Roma un po’ alternativa, molto personale. Il pezzo – ecco il possibile equivoco – si chiude così: “Roma è antica e moderna allo stesso tempo. Vita, morte e borseggiatori”. Perché l’ultima volta – racconta – “sono stato scippato alla stazione della metropolitana Circo Massimo. Onestamente è stato un privilegio incontrare professionisti del genere. Fagin li avrebbe definiti “bravi ragazzi” – va bene, brave ragazze, se volete la verità. Nessuna violenza, signore e signori. Sembrava più un teatro di strada, anche se il prezzo del biglietto era un po’ alto”.

La Roma di Iggulden cerca di dribblare i soliti monumenti, “Roma ha meraviglie dietro ogni angolo. Sì, ci sono troppi graffiti, ma dopotutto è un posto vivo”.

“Ogni visitatore dovrebbe fermarsi all’edificio conosciuto come Pantheon per due motivi. Uno è toccare le colonne di granito che sostengono l’ingresso. Si tratta di pezzi unici, ciascuno del peso di circa 60 tonnellate. Furono estratti in Egitto e trasportati qui via nave e via terra più di 2.000 anni fa. Toccarli è toccare il mondo antico. Se entri, vedrai l’ oculus, il cerchio al centro della cupola aperto verso il cielo.


L’ Isola Tiberina – isola del Tevere – è raggiungibile a piedi, attraverso il Ponte Fabricio di 2.000 anni. A mezz’ora di cammino, nel quartiere Testaccio, si trova quello che è comunemente conosciuto come Cimitero degli Inglesi, o Protestante . È un posto tranquillo, con alcune delle tombe più belle che abbia mai visto.

Il colle Aventino, non lontano dal cimitero, è uno dei sette originari. Oggi è un quartiere ricco, con belle case e scuole. In alto, su Piazza dei Cavalieri di Malta, probabilmente ci sarà la fila per guardare dal Buco della Serratura dell’Aventino. Come consiglio a parte, cammina per un breve tratto fino al Giardino degli Aranci per goderti la vista della città senza fare code.

Dopo pranzo, siamo andati a piedi verso un vecchio favorito che è, per me, la definizione stessa di “macabro”. Alla Cripta dei Cappuccini (ingresso €10). Il giorno successivo abbiamo visitato la Domus Aurea, la follia costruita da Nerone dopo che un incendio distrusse gran parte della città e liberò molta terra. Goditi altre sculture del Bernini a Villa Borghese, fai un picnic al Circo Massimo, visita il Colosseo, Trevi e tutto il resto, ma cammina sulle colline e vedi anche questi luoghi”.

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