ROMA – Sui pisolini di Claudio Lotito si potrebbe farne una gallery apposita. Il Presidente della Lazio è un ottimizzatore del riposo: appena ne ha la possibilità, o il contesto si fa particolarmente soporifero, Lotito chiude gli occhi e ronfa. E’ successo di nuovo in Senato, dove Lotito era impegnato nel doppio ruolo di senatore di Forza Italia e proprietario di un club di Serie A audito insieme ad altri suoi colleghi sulla situazione economica del calcio. Solo che stavolta, al suo fianco c’è seduto Aurelio De Laurentiis. I due formano una coppia pirotecnica, con un potenziale comico ancora inesplorato.
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Accade dunque che mentre parla il collega del Verona, Maurizio Setti, Lotito s’addormenta. De Laurentiis se ne accorge e lo sveglia. Lotito sobbalza: “Che vuoi? Che è successo?”. Poi nega, muove la mano come a dire “ma chi, io? Ma quando mai, mi stavo solo concentrando sulle parole di Setti” (la gestualità è un linguaggio terribilmente performante, a volte). Gli scappa anche uno sbadiglio, ma Lotito è un professionista della narcolessia, e copre tutto con uno strategico colpo di tosse.