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ALESSANDRIA – Mascherine a una scuola di Alessandria, prodotte da Fca, che nel racconto di una mamma a un’emittente locale “emanano una puzza mista tra petrolio e gomma, un odore da vomito”. Il caso è portato al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, con un’interrogazione della Lega a firma Molinari, Toccalini, Benvenuto, Boldi, Cafferatto, Gastaldi, Giaccone, Giglio Vigna, Gusmeroli, Liuni, Maccanti, Patelli, Pettazzi e Tiramani. Nel mirino del Carroccio, che accusa il commissario all’emergenza Domenico Arcuri (“assoluta incapacità di vigilare da parte del commissario straordinario”), è il lotto di dispositivi recapitati all’istituto ‘Saluzzo Plana’ di Alessandria. Il disagio è tale che il dirigente scolastico ha firmato una circolare interna per invitare gli studenti e il personale scolastico a non utilizzarle e a segnalare la vicenda allo stesso commissario Arcuri.
“Il Governo non ritiene opportuno procedere a una ricognizione e a un controllo dei dispositivi distribuiti in tutti gli istituti scolastici italiani?”, domandano i parlamentari leghisti. “Non si ritiene doveroso adottare iniziative affinché sia obbligatorio rendere pubblici, nelle singole scuole, i produttori delle mascherine ivi distribuite?”. A sua volta il dirigente scolastico, riportato nell’atto ispettivo, ha scritto alle famiglie per invitarle a non utilizzare i dispositivi “a seguito di segnalazioni circa forti odori di solvente provenienti dalle mascherine in oggetto, le quali sono state consegnate all’istituto dal commissario straordinario Covid-19 e distribuite dalla scuola agli studenti. Verranno distribuite prontamente altre mascherine di differenti produttori“. Lo stesso dirigente scolastico ha parlato di “forte odore, come di pneumatico”.
di Adele Palumbo
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