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Stop alle moto sui sentieri: ci si va solo a piedi, in mountain bike o a cavallo

Oggi la commissione Trasporti della Camera ha dato l'ok alle proposte di modifica del Codice della strada. Ora tocca al Parlamento

Pubblicato:22-09-2017 14:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:43

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BOLOGNA – I sentieri di montagna potrebbero presto diventare off limits per le moto o altri mezzi simili (i quad o i fuoristrada, ad esempio), e la cosa fa esultare l’Ente Parchi Emilia centrale. La commissione Trasporti della Camera, infatti, ha dato semaforo verde alle proposte di modifica del Codice della strada relativamente alla classificazione di “viabilità forestale, sentiero, mulattiera e tratturo”. E lì, salvo alcune eccezioni, i mezzi a motore non ci possono andare.

La modifica, spiega infatti il presidente dell’Ente Parchi, Giovanni Battista Pasini, ridefinisce il concetto di sentiero e mulattiera come “strada che, per caratteristiche dimensionali e tecniche, è destinata all’esclusivo passaggio di pedoni, velocipedi e animali, fatto salvo il transito occasionale di veicoli a motore e rimorchi per scopi connessi ad attività agro-silvo-pastorali autorizzate, di servizio, vigilanza, soccorso e protezione civile, nonché ai fini dell’accesso al fondo e all’azienda degli aventi diritto”. Bye bye motori, dunque.


ENTE PARCHI EMILIA: “ORA SPERIAMO CHE IL PARLAMENTO APPROVI IN FRETTA”

“Le modifiche introdotte, per le quali auspichiamo una rapida e definitiva approvazione da parte del Parlamento- dice Pasini- sanciscono che è fatto divieto di transito per le moto e gli altri mezzi motorizzati”, salvo le eccezioni, “sulla rete sentieristica ed escursionistica costituita da sentieri e piste forestali” con caratteristiche “strutturali e di sicurezza” tali da poter essere percorse solo a piedi, in mountain bike o a cavallo.

E’ “una modifica da tempo attesa, sollecitata dagli Enti Parco, da Federparchi dell’Emilia-Romagna, dal Cai, dall’Uncem Emilia-Romagna e dalla stessa Regione che tempo fa si erano fatti promotori di una proposta di modifica al Codice della strada proprio nei termini approvati dalla commissione”, sottolinea Pasini non nascondendo la sua soddisfazione.

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