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Scuola, il ministero apre all’utilizzo delle paritarie per spazi aggiuntivi

Dall'1 settembre recupero apprendimenti, dal 14 al via lezioni

Pubblicato:22-08-2020 16:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:47
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ROMA – “Il ricorso alle scuole paritarie da parte degli Enti locali competenti per trovare spazi aggiuntivi è del tutto possibile e non è mai stato previsto il contrario. Né potrebbe esserlo”. Lo precisa il ministero dell’Istruzione a seguito “di prese di posizione e notizie in cui si fanno tali affermazioni e si asserisce anche che il Governo non voglia utilizzare le paritarie per pregiudizio ideologico. Le scuole paritarie fanno parte del Sistema nazionale di Istruzione e non c’è pregiudizio alcuno nei loro confronti. Il Ministero è tenuto a vigilare sul possesso e sul mantenimento dei requisiti per la parità dei predetti istituti, come previsto dalla normativa vigente. Nell’ambito della possibilità prevista dal cosiddetto decreto Agosto di affittare spazi e nell’ambito dei patti territoriali previsti dal Piano per la ripartenza è assolutamente possibile, per gli Enti locali, fare ricorso alle scuole paritarie per recuperare aule aggiuntive. Ci sono peraltro accordi siglati a livello locale che vanno già in questa direzione”.

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L’ATTACCO DI SALVINI: “PREGIUDIZIO IDEOLOGICO SULLE PARITARIE”

Questa mattina il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva dichiarato la contrarietà del Governo all’utilizzo delle paritarie. “Non ci sono certezze su come e quando riapriranno le scuole, eppure l’inadeguato ministro Azzolina e tutto il governo hanno ignorato le scuole cattoliche che offrivano perfino i loro spazi per facilitare il via alle lezioni di settembre. I presidi denunciano la mancanza di 10.000 aule, ma per un assurdo pregiudizio ideologico si ignora la proposta delle scuole pubbliche paritarie e si condannano i nostri figli e gli insegnanti al caos. Prima la Azzolina di dimette, meglio sarà per la scuola italiana”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

BINETTI: “FINALMENTE APERTURA AZZOLINA SU SCUOLE PARITARIE”

“Arriva oggi a sorpresa il comunicato del ministero della pubblica istruzione sulle possibili convenzioni tra scuole statali e scuole paritarie. L’oggetto del contendere è ovviamente la riapertura delle scuole e la necessità di spazi da assicurare ai ragazzi a salvaguardia di un loro duplice diritto. Il diritto all’istruzione e il diritto alla salute. Arriva a sorpresa, dopo un martellare sistematico che da mesi viene fatto da tutte le scuole paritarie preoccupate della loro sorte, ma soprattutto scandalizzate dall’indifferenza del ministro davanti ad un terzo fondamentale diritto: il diritto fondamentale dei genitori alla libertà di scelta in campo educativo. Il ministro si difende dall’accusa che potesse esserci una sorta di furore ideologico; ma non riesce a scusarsi dell’assoluto ritardo con cui arriva questa gentile concessione. Siamo infatti a 10 giorni dall’inizio del lavoro dei docenti, della loro programmazione con la necessità assoluta di fissare spazi e tempi. E il caos più assoluto regna nella linea di comunicazione ministero-scuole. Tutto sembra girare intorno alla ipotesi, tutt’altro che remota, che nella scuola prima o poi arrivi un bambino-positivo. Cosa fondamentale ma non unica né esclusiva. Oggi finalmente arriva la prima apertura sotto forma di generosa concessione”. Lo afferma la senatrice Paola Binetti, Udc. “Il ministro ribadisce, finalmente!, che le scuole paritarie fanno parte del Sistema nazionale di Istruzione e non c’è pregiudizio alcuno nei loro confronti. E precisa che nell’ambito della possibilità prevista dal cosiddetto decreto Agosto di affittare spazi e nell’ambito dei patti territoriali previsti dal Piano per la ripartenza è assolutamente possibile, per gli Enti locali, fare ricorso alle scuole paritarie per recuperare aule aggiuntive. A parte che il Decreto Agosto non è ancora stato discusso né approvato dal Parlamento ed è pieno di luci e di ombre, non si può che guardare con ottimismo e con speranza a questa apertura del ministero, tardiva quanto si vuole, ma concreta ed efficace, se dirigenti scolastici ed Enti locali sapranno farne il buon uso necessario. Certo il ministro, sembra riconosce, obtorto collo, il valore della scuola paritaria e scarica l’onere della decisione sugli enti locali. Ma anche questo è meglio di nulla e speriamo che sia l’inizio di una collaborazione che va oltre lo scambio di aule”, conclude Binetti.

MINISTERO: “DALL’1 SETTEMBRE RECUPERO APPRENDIMENTI, DAL 14 LEZIONI”

La scuola riaprirà e le lezioni riprenderanno il 14 settembre grazie allo sforzo di tanti attori in campo. Lo ribadisce il Ministero dell’Istruzione ricordando che già dal primo settembre gli Istituti saranno impegnati nel recupero degli apprendimenti. Il Ministero sottolinea che “in questi mesi è stato fatto un importante lavoro per la ripresa che ha coinvolto tutti i Ministeri interessati, le Regioni, gli Enti locali, gli Uffici scolastici regionali, le scuole, con tutto il personale e i dirigenti scolastici, le parti sociali, le Associazioni di studenti, genitori. Il 26 giugno scorso sono state presentate al Paese le Linee guida per il rientro che hanno consentito di avviare le operazioni per la ripresa. In vista di settembre sono stati stanziati 2,9 miliardi per consentire: lavori di edilizia scolastica, affitto di nuovi spazi, acquisto di nuovi arredi (2,4 milioni di banchi monoposto saranno distribuiti nelle scuole, un investimento mai fatto con questa portata dallo Stato), incremento di docenti e Ata, formazione del personale, acquisto di strumenti tecnologici”. “In questi mesi sono stati siglati con i Sindacati appositi Protocolli di sicurezza- continua la nota- Il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza ha aggiornato le proprie disposizioni per la scuola in relazione all’andamento della curva epidemiologica. Si sono svolte decine di riunioni dei Tavoli istituiti presso gli Uffici scolastici regionali del Ministero per monitorare i lavori per la ripresa e tenere un contatto costante con Enti locali, parti sociali, associazioni. Sono state fornite anche Linee guida per la didattica digitale integrata, che fanno tesoro dell’esperienza dei mesi di didattica a distanza che le scuole italiane hanno affrontato reagendo con forza all’emergenza”. 

“Sono state stanziate poi ulteriori risorse che consentiranno di dare a oltre 425mila studenti meno abbienti libri gratis e dispositivi digitali che saranno forniti direttamente dalle scuole, a settembre. Un finanziamento diretto agli istituti che consente di dare subito una mano alle famiglie che sono più in difficoltà, magari proprio a causa dell’emergenza. Un provvedimento mai preso prima- continua la nota del Ministero- Ieri è stato pubblicato il documento dell’Istituto superiore di sanità, realizzato grazie a una larga collaborazione istituzionale che ha visto coinvolto anche il Ministero dell’Istruzione, con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Una guida essenziale per tutta la comunità scolastica. Il Ministero non ha mai lasciato sola la scuola e continuerà a supportarla in un’ottica di grande comunità al servizio delle studentesse e degli studenti. Da lunedì, anche per questo, partirà un help desk dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti. L’help desk sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Nelle prossime settimane e anche dopo l’avvio delle lezioni proseguirà incessante il lavoro per la scuola, pilastro del Paese, e per il diritto allo studio delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi”.

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