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Mibac: “I musei restano autonomi, rafforzata l’autonomia scientifica”

l ministero per i beni e le attività culturali smentisce le norizie "apparse erroneamente su alcuni organi di stampa"

Pubblicato:22-08-2019 11:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:37
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ROMA – Il ministero per i beni e le attività culturali precisa che, a differenza di quanto si legge erroneamente su alcuni organi di stampa, il decreto attuativo del Regolamento di organizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, approvato in consiglio dei Ministri il 19 giugno 2019, pubblicato nella Gazz. Uff. il 7 agosto 2019, n. 184, e firmato dal ministro nel pieno esercizio delle sue funzioni, e atto dovuto in quanto volto alla regolamentazione dello stesso DPCM che entra in vigore oggi,  prevede che i musei restino autonomi. I direttori mantengono la stessa capacità di spesa e gestionale. L’ autonomia scientifica viene rafforzata, infatti nei comitati scientifici entrerà un componente del Comune dove si trova il museo e un componente verrà nominato direttamente dal Direttore del museo. I Cda dei musei sono stati aboliti per semplificare, in quanto i loro pareri venivano comunque già approvati dalla direzione centrale. La ratio del decreto di riorganizzazione è dunque volta a razionalizzare e semplificare la gestione dei siti, ma non chiude all’autonomia dei medesimi. Proprio per questo il decreto di riorganizzazione nel definire all’articolo 29 quali istituti sono dotati di autonomia prevede espressamente la possibilità di crearne di nuovi con ulteriori decreti ministeriali da adottare in attuazione della riforma. Lo stesso Bonisoli in diverse pubbliche occasioni ha affermato la volontà di istituirne di nuovi, a costo zero, come nel caso del Vittoriano. Tutto questo rientra nel progetto più complessivo di migliorare l’efficienza dei musei che sono e rimarranno all’interno della gestione statale.

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