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Aumentano i migranti lavoratori ma i contratti sono sempre più solo a tempo

Una riflessione critica a partire dal XIII rapporto annuale 'Gli stranieri e il mercato del lavoro in Italia'

Pubblicato:21-12-2023 13:08
Ultimo aggiornamento:21-12-2023 13:08
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ROMA – E’ sempre più alta, la quota di lavoratori migranti impiegati con contratti su base solo temporanea: lo denuncia Marcela Magalhaes de Paula, giornalista con origini brasiliane della testata Black Post. La sua riflessione parte da dati contenuti nel XIII rapporto annuale ‘Gli stranieri e il mercato del lavoro in Italia‘, pubblicato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

CINQUE PUNTI IN DIECI ANNI

Secondo Magalhaes, “il preoccupante aumento in Italia di cinque punti percentuali nella quota di lavoratori immigrati con contratti temporanei nell’ultimo decennio suggerisce una carenza di misure efficaci per garantire la stabilità nell’impiego”. La cronista continua: “In un contesto in cui la media dell’Unione Europea si mantiene al 17 per cento, l’Italia si distingue in negativo, sollevando dubbi sull’efficacia delle attuali politiche”. I dati del rapporto, secondo Magalhaes, devono diventare spunto di riflessione. “Oggi più che mai è necessario promuovere un dialogo critico su tali questioni, con l’obiettivo di creare una società più giusta e inclusiva, in cui tutti i lavoratori, indipendentemente dalla loro origine, abbiano la possibilità di realizzare appieno il proprio potenziale”.

CRESCITA DEGLI OCCUPATI

Lo studio pubblicato dal ministero è aggiornato al 2022. Stando al rapporto, “gli occupati stranieri in Italia sono 2,4 milioni, con un aumento del 5,2% in un anno, e rappresentano il 10,3% del totale degli occupati”.


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