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ROMA – I legami di attaccamento passano attraverso meccanismi neurobiologici estremamente precisi. Il delicatissimo meccanismo neuroendocrino, quindi, è rivolto a favorire il processo di generazione della vita e i legami di attaccamento tra il frutto del concepimento e la madre. Così in un ‘abstract’ per DireDonne, Francesca Malatacca, Psicoterapeuta Psicologa Perinatale.
L’Attaccamento precoce madre – bambino si realizza perciò, nelle prime fasi della fecondazione, proprio durante l’annidamento e nelle fasi successive. Qualora la gravidanza fosse traumaticamente interrotta- spiega la dottoressa- si avrebbero vere e proprie lesioni psichiche legate a meccanismi psicodinamici ben noti ma anche a dimensioni neurobiologiche che rappresentano sul piano psicosomatico conseguenze più gravi.
Una reazione cortico-surrenale o un evento che interrompa l’asse ipotalamo – ipofisi – gonadi rappresenta un fattore di immunodepressione che predispone a molte patologie.
La psiconeuroendocrinoimmunologia- chiarisce la dottoressa- rappresenta anche a lungo termine, il corollario essenziale delle reazioni gravi nelle interruzioni di gravidanza, e soprattutto nella dimensione dell’Imprinting mnemonico in donne che l’abbiano subita.
Lo spazio mentale è sede della preparazione biologica dell’utero accogliente. Elaborare un ‘grembo psichico’ in cui il bambino è immaginato ancor prima di nascere. Lo ‘spazio mentale’ diventa relazione con il bambino. L’attaccamento Prenatale Materno è definito come investimento immaginativo ed emotivo che dà luogo ad uno spazio mentale che una madre sviluppa verso il proprio figlio. Il mondo non è mai pronto- conclude Malatacca- alla nascita di un bambino.
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