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ROMA – Barman, cuochi, camerieri, pizzaioli. I lavoratori della notte scendono in piazza e alzano la voce contro il coprifuoco. “Non vogliamo spegnere le città- dicono- vogliamo continuare a lavorare in sicurezza”. Sono tra le categorie più colpite dalle ultime restrizioni governative. Si sono ritrovati questa mattina sotto al ministero dell’Economia armati degli strumenti del mestiere: shaker, pentole, padelle, mestoli e cucchiai. Il rumore delle loro ‘armi’ ha invaso tutta via XX Settembre.
Valeria Bassetti, vicepresidente di Ihn (Italian hospitality network), promotrice della manifestazione: “Oggi ristoranti, bar, speakeasy e tutto il settore dell’ospitalità è qui perché vuole continuare a lavorare im sicurezza. Noi questo Paese non lo vogliamo spegnere. Non vogliamo spegnere le città, vogliamo continuare a fare il nostro lavoro e tutelare i cittadini“.
In piazza c’è anche Carlo Muzi, gestore della storica pizzeria Montecarlo, frequentata da Giuseppe Conte: “Non si possono chiudere queste attività produttive. Io ci sto da 35 anni, stiamo soffrendo. Hanno promesso la cassa integrazione e l’80% dello stipendio, perché non arriva? Conte viene, è venuto, verrà. Il problema non è lui, ci poteva anche stare un altro, è un ruolo difficile. Io non ci vorrei stare al posto suo, io faccio le pizze…”.
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