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Cori razzisti, confermata la squalifica a Lukaku: “La vittima è l’unico colpevole”

La Corte d'Appello tiene aperta la curva della Juve e respinge il ricorso dell'Inter. Non potrà giocare la semifinale di ritorno di Coppa Italia

Pubblicato:21-04-2023 16:58
Ultimo aggiornamento:21-04-2023 16:59

LUKAKU
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ROMA – Romelu Lukaku, che aveva esultato zittendo la curva che gli faceva il verso della scimmia e lo chiamava “negro di merda”, resta squalificato per un turno, e quindi non potrà giocare la semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus. Lo ha deciso la Corte sportiva d’Appello, respingendo il ricorso dell’Inter presentato dopo l’espulsione dell’andata. “La vittima è diventata l’unico colpevole“, ha commentato in una nota affilata l’Inter. E in effetti di quel “caso” che finì per raccogliere indignazione e solidarietà varia fin su ai vertici della Fifa, l’attaccante nerazzurro è rimasto l’unico a “pagare”.

La curva della Juventus, il settore da cui – stando al rapporto stilato dagli ispettori della Figc presenti all’Allianz Stadium – arrivarono gli insulti più pesanti, era stata in un primo momento chiusa per un turno; sentenza poi sospesa e infine rimangiata. La Juve aveva rintracciato due tifosi colpevoli, e fatto ricorso: la Corte Sportiva d’appello, la stessa che ha confermato la squalifica di Lukaku, ha accolto. Con buona pace dei suddetti ispettori federali che avevano udito “la maggioranza” dei tifosi presenti tra Tribuna Sud e Curva Sud intonare i cori che Infantino, la Lega calcio, il ministro Abodi e una lista più o meno infinita di personalità della politica e delle istituzioni avevano definito “vergognosi”.


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