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Sicilia a fuoco, incendi in tutta l’isola. Chiuse e poi riaperte due autostrade

Il capo della Protezione civile dell'isola, Cocina: "Permane l'allerta rossa"

Pubblicato:20-10-2023 10:08
Ultimo aggiornamento:20-10-2023 17:41
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INCENDIO SICILIA
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ROMA –  Chiuse e poi riaperte in Sicilia l’autostrada A19 Palermo-Catania e la A20 Palermo-Messina a causa degli incendi. Sulla A20 le fiamme si sono sviluppate tra Milazzo e Villafranca, in entrambe le direzioni, e così il Consorzio autostrade siciliane aveva chiuso l’arteria. Per le auto che viaggiano in direzione Palermo l’uscita obbligatoria era quella di Villafranca, mentre chi arrivava dal capoluogo siciliano era costretto a imboccare lo svincolo di Milazzo. Prima delle 12 è stata riaperta la carreggiata in direzione Palermo dell’autostrada A20, che da Messina conduce al capoluogo siciliano.

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LA PROVINCIA DI MESSINA DEVASTATA DALLE FIAMME

Gli incendi devastano la provincia di Messina dalla notte appena trascorsa, complici anche le alte temperature e il forte vento di Scirocco. Una settantina i vigili del fuoco al lavoro a Villafranca Tirrena, Sant’Agata di Militello, Tortorici, Capo d’Orlando, San Pietro Patti, Merì e Milazzo sono le aree più colpite. Nella notte a Villafranca Tirrena sono state evacuate per precauzione alcune abitazioni lambite dagli incendi di vegetazione. Dall’alba sono in volo due Canadair della flotta aerea del Corpo nazionale dei vigili del fuoco: il primo sta operando sulla zona di Villafranca Tirrena, il secondo su Gioiosa Marea.

IL SINDACO DI CEFALÚ: STRATEGIA CRIMINALE HA COLPITO ANCORA

“La strategia criminale ha colpito ancora. Un’altra notte di fiamme e di devastazione. Non può sfuggire a nessuno che siamo di fronte ad un attacco sistemico al nostro territorio, allo scopo di impoverirlo, privandolo del bene più importante. Impensabile che tutto ciò avvenga per mano di singoli”. Così il sindaco di Cefalù (Palermo), Daniele Tumminello, in un post Facebook. “Sembra piuttosto un vero piano del terrore, studiato e messo in opera da vigliacchi organizzati, che analizzano in anticipo il meteo e colpiscono contemporaneamente in più punti, in Comuni diversi, nelle ore serali, per rendere assai difficoltosa se non impossibile l’opera di spegnimento – prosegue -. Terroristi cui non interessa di mettere a rischio la vita delle persone. A costoro diciamo che la nostra Comunità non si piega. Abbiamo messo in atto ciò che si poteva nelle condizioni esistenti, con tutti gli uomini e mezzi a disposizione. Siamo intervenuti con le prime squadre in tempi rapidi, ma la violenza delle fiamme ha avuto la meglio – continua Tumminello – e ci ha costretti a lottare per molte ore, una notte intera, per impedire al fuoco di propagarsi a ridosso del centro abitato. Vatalara, Mollo, Cicirata, Serre, parte alta di Grugno, queste le zone colpite, cui si è aggiunto, intorno alle 4:30 del mattino, anche il bosco della Radica, esattamente agli antipodi. Vogliamo e dobbiamo fare di più, tutti insieme: istituzioni regionali, istituzioni locali, cittadini. Sento forte il sentimento della riconoscenza e della gratitudine verso tutti, ma proprio tutti coloro che, con senso del dovere, con sprezzo del pericolo, con spirito di solidarietà e volontariato, sono stati sul campo questa ennesima notte”. E infine: “Abbiamo il dovere di rendere la vita difficile a chi minaccia la nostra vita”.


LA SICILIA BRUCIA

Decine di squadre di volontari della Protezione civile siciliana nella notte hanno effettuato azioni di contrasto agli incendi e di assistenza alla popolazione. I maggiori fuochi sono attivi anche in queste ore a Termini Imerese, Cefalù e Villafranca Tirrenica, nelle province di Palermo e Messina. L’incendio di Termini Imerese, nella zona di Bragone, e quello di Trabia, in contrada Giardinello, sono di vaste dimensioni. Cinque le squadre dei vigili del fuoco impegnate dre sul posto.

Il Comune di Termini Imerese da ieri è il più colpito, con molti punti fuoco in diverse zone. In contrada Bragone-Lignari i carabinieri e la sindaca, Maria Terranova, a scopo precauzionale, hanno fatto allontanare otto famiglie. Attivate tutte le organizzazioni di volontariato di protezione civile, specializzate a supporto di vigili del fuoco e Corpo forestale della Regione Siciliana. In azione anche un Canadair. Altri incendi si registrano tra Gibilmanna e Castelbuono, sempre nel territorio di Cefalù, e nel Messinese a Gioiosa Marea, San Piero Patti e Rometta.

“Oggi permane l’allerta rossa – dice il capo del dipartimento di protezione civile della Regione Siciliana, Salvo Cocina -. Tutte le strutture operative competenti attivino le conseguenti fasi operative. Tutte le organizzazioni di volontariato di Protezione civile diano disponibilità per mantenere alta la sorveglianza sul territorio ed intervenire sui focolai in modo da evitare che il fuoco divampi”.

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