Una app, aumento della videosorveglianza, avanzamento del progetto led per illuminare parchi e periferie e più pattuglie a cavallo nelle ville del centro storico. Sono le decisioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto questa mattina a Palazzo Valentini per affrontare il tema delle violenze sessuali verificatesi negli ultimi giorni nella Capitale. Alla riunione hanno partecipato il prefetto Paolo Basilone, il sindaco di Roma Virginia Raggi e l’assessore della Regione Lazio alle Pari opportunità Lucia Valente. “La citta’ e’ sicura”, ha detto Basilone, che ha aggiunto: “Abbiamo messo a sistema un ‘modello Roma’ di stretta cooperazione interistituzionale che contribuisce all’obiettivo primario che e’ la sicurezza dei cittadini”.
“A Roma dall’1 gennaio 2017 le violenze di genere fanno registrare un 6% in piu’ ma c’e’ anche un 70% in piu’ di arresti”, Lo ha detto il prefetto di Roma, Paola Basilone. Virginia Raggi ha aggiunto: “Abbiamo previsto l’apertura di uno sportello del centro anti-violenza in ogni Municipio”. Il sindaco di Roma ha anche auspicato il coinvolgimento delle scuole sul tema della violenza contro le donne. Ha concluso l’assessore regionale Valente: “Dobbiamo abbattere i paletti burocratici e rafforzare il lavoro di squadra. Tutti siamo stati concordi sulla necessita’ di passare dai pensieri ai fatti”.
Virginia Raggi ha presentato in Campidoglio il Piano per le aziende partecipate: “Consentira’ di ottenere un risparmio di 90 milioni di euro: 80 una tantum e 10 ogni anno. Si passa da una costellazione di 31 soggetti a 11”, ha detto Raggi, che ha anche annunciato l’addio dell’assessore alle Partecipate Massimo Colomban e l’avvicendamento con il suo collaboratore Alessandro Gennaro. Nel riordino delle aziende “non prevediamo riduzioni di personale”, ha assicurato lo stesso Colomban.
Dopo l’annullamento del test d’ingresso per le lauree magistrali in Psicologia dovuto a diverse irregolarità, il Senato accademico della Sapienza ha approvato all’unanimità la proposta del rettore Eugenio Gaudio di ripetere la prova il 5 ottobre. Le associazioni degli studenti, che avevano chiesto di aprire i corsi a tutti i partencipanti al primo test, promettono: “Stiamo ancora valutando la possibilita’ di procedere per le vie legali qualora dovessero esserci i presupposti”.
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