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Sanità, Servadio (Ofi Lazio): “Finto fisioterapista di Latina è fatto gravissimo”

La presidente: "Noi ogni giorno in campo contro l'abusivismo professionale"

Pubblicato:20-04-2024 16:15
Ultimo aggiornamento:20-04-2024 16:20
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finto fisioterapista
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ROMA – “Quanto emerso nelle ultime ore a Latina, dove un uomo è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ed esercizio abusivo di professione è gravissimo e certifica quanto sia importante la campagna informativa ‘Fisioterapista in Ordine’ che Ofi Lazio da tempo sta conducendo contro chi esercita illegalmente la nostra professione sull’intero territorio regionale con la collaborazione degli Enti locali. Proprio in questi giorni stiamo promuovendo questa iniziativa nella provincia di Latina, con lo scopo di educare cittadini e cittadine sul tema della sicurezza delle cure e sull’importanza di rivolgersi al professionista giusto, competente e abilitato”.

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Ad affermarlo in una nota Annamaria Servadio, presidente di Ofi Lazio, commentando così l’inchiesta sul finto fisioterapista di Latina accusato di violenza sessuale. “Per tutta la giornata di domenica 21 aprile- aggiunge- saremo in piazza del Popolo a Latina per sensibilizzare ed educare i cittadini su un tema, l’abusivismo professionale, che proprio a causa degli eventi che stiamo commentando è tornato tristemente alla luce, ma che per la sua vastità espone a gravi rischi la popolazione 365 giorni all’anno. La ricostruzione dei fatti è agghiacciante, secondo gli inquirenti questa persona oltre a fingersi fisioterapista avrebbe abusato sessualmente di alcune pazienti, tra le quali ci sarebbe anche una minorenne, un fatto gravissimo. Voglio ricordare ancora una volta alle cittadine e ai cittadini che necessitano di cure fisioterapiche, che sia sul sito della Federazione Nazionale Ordini Fisioterapisti (Fnofi), che su quello dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio è presente un’apposita sezione dove poter verificare se lo specialista con cui si sono presi contatti è realmente iscritto all’Ordine e quindi abilitato all’esercizio professionale. Siamo impegnati quotidianamente sul territorio regionale per garantire alle cittadine e ai cittadini la sicurezza delle cure e i servizi di cui necessitano in ambito fisioterapico e per tutelare oltre 10mila professionisti che non possono essere danneggiati nell’immagine da avvenimenti di questo tipo, l’Ordine Regionale dei Fisioterapisti del Lazio pertanto si riserva la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento. Auspico che la giustizia faccia celermente il suo corso- conclude- e porto la vicinanza della comunità dei Fisioterapisti del Lazio alle vittime di questa terribile vicenda”.


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