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Addio alla frazione di Nibbiano: sarà ‘spostata’ per rischio frana

Uno studio ha certificato la pericolosità della zona

Pubblicato:20-02-2024 19:04
Ultimo aggiornamento:20-02-2024 19:04
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CAMERINO (Macerata) – La frazione di Nibbiano, nel Comune di Camerino, nelle Marche, dovrà essere delocalizzata. È quanto emerge da uno studio sulla frana che interessa l’area realizzato dall’ingegner Francesco Massa e dal geologo Massimo Mangifesta, con la collaborazione di Nicola Sciarra, e presentato ieri ai proprietari delle case della frazione durante un incontro alla presenza, tra gli altri, del Commissario alla riparazione e ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. Gli esiti dello studio hanno “certificato la pericolosità della zona”, si legge in una nota. Che spiega: “La frana, preesistente al sisma, è stata ulteriormente aggravata dalle scosse del 2016, con un rischio elevato per l’intera area dell’abitato e quindi la necessità di delocalizzare tutte le abitazioni di Nibbiano. Dovranno essere delocalizzati sia gli edifici inagibili sia quelli ancora agibili o che erano stati riparati dopo le scosse”.

“Dobbiamo consentire ai nostri cittadini di vivere in case sicure, impegnandoci per alleviare gli enormi di disagi che queste famiglie di Camerino si trovano ad affrontare- dice il Commissario Castelli- insieme all’amministrazione valuteremo gli strumenti derogatori più idonei a garantire una delocalizzazione equa per tutti, anche per chi aveva già presentato il progetto di ricostruzione o aveva terminato i lavori di riparazione della propria abitazione. La Struttura commissariale, insieme all’Usr e al Comune, è già al lavoro per un’ordinanza speciale che non lasci indietro nessuno”.

Il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli, aggiunge: “Sono vicino ai miei concittadini e, come ho ribadito anche ieri sera, l’amministrazione resterà al loro fianco in questo momento drammatico per le famiglie di Nibbiano. Da sindaco la mia priorità è la sicurezza della popolazione. Ricontatteremo ciascun nucleo familiare per analizzare le singole situazioni e necessità e arrivare quanto prima a una soluzione condivisa”. I dettagli, anche economici, delle delocalizzazioni, saranno definiti nelle prossime settimane tramite un’ordinanza speciale in deroga.


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