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Regionali Lombardia, Terzo polo tentato da Moratti. E il Pd apre uno spiraglio

La candidatura di Letizia Moratti continua ad agitare le acque tra le opposizioni alla giunta Fontana

Pubblicato:19-10-2022 18:02
Ultimo aggiornamento:19-10-2022 18:02
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moratti si dimette
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Di Nicola Mente e Michele Bollino

MILANO – Moratti candidata con il centrosinistra vincerebbe contro una coalizione di centrodestra guidata da Attilio Fontana. A dirlo è un sondaggio Winpoll, pubblicato questa mattina, che tratteggia quello che il Partito Democratico definisce “uno scenario da fantascienza”, senza però escludere “valutazioni” se dovessero arrivare “scelte diverse” da parte di Moratti. E se il M5s si toglie da ogni ambiguità, chiedendo ai dem di scegliere tra “un orizzonte progressista o il surrogato di un centrodestra-bis”, il Terzo Polo è pronto a valutare un sostegno alla vice di Fontana, a patto che “lasci la giunta”.

REGIONALI LOMBARDIA. CARRETTA (AZIONE): MORATTI LASCI LA GIUNTA E VALUTEREMO

Niente primarie, niente populisti (leggi M5s, ndr), campo ‘definito’ ma ‘largo’, grande ‘stima’ nei confronti dell’assessore comunale Pierfrancesco Maran e soprattutto, una porta socchiusa anche a valutare, nel caso, la disponibilità della candidata Letizia Moratti, purché lasci il centrodestra e si dimostri “critica con la giunta Fontana che noi da sempre avversiamo”. Dopo la sortita di Carlo Calenda di ieri verso il Pd per le regionali della Lombardia, subito raccolta da Maran, esce allo scoperto anche il coordinatore regionale di Azione Niccolo’ Carretta, che interviene parlando alla ‘Dire’ dopo il sondaggio Winpoll che indica l’attuale vicepresidente regionale possibile vincitrice anche nell’ipotesi futuribile che venga sostenuta dal centrosinistra.


“Immagino che un profilo come Moratti se decidesse di correre davvero contro la sua provenienza di centrodestra, lo faccia se c’è una probabilità alta di vittoria e non per partecipare, e se si pone fuori dal centrodestra non credo che esistano scenari diversi e non quello che viene tratteggiato da quel sondaggio”, afferma Carretta. Tuttavia, “per farlo serve una coalizione molto ampia, quindi nel caso è un ragionamento che non interessa solo il Terzo Polo ma che dovrebbe interessare altri partiti”, a iniziare dal Pd. Quello su cui Azione non transige è che per collegare i sondaggi alla realtà, due elementi a detta di Carretta “molto distanti”, serve che nel caso Moratti si discosti completamente dalla sua area di provenienza

“Di sicuro, finché Moratti è vicepresidente della giunta Fontana, questo rimane un dato di fatto”, aggiunge il consigliere di Azione al Pirellone. “Se poi si pone fuori in modo molto critico, valuteremo e se si avvicinerà verso le nostre posizioni critiche, espresse sin da inizio legislatura senza cambiar idea, tra critici di Fontana valuteremo”. Resta il fatto che “il nostro attuale perimetro comprende chi è in alternativa al centrodestra e alla giunta”.

Un perimetro ampio ma che ha i suoi paletti ben precisi secondo Carretta: essere alternativi al centrodestra e non stare in coalizione con il M5S. Il messaggio di Azione ai dem è chiaro: se matrimonio sarà, ci vuole soprattutto un profilo da individuare senza primarie, perché non c’è più tanto tempo.

“Le primarie sono uno strumento e non un fine, uno strumento che si può scegliere di utilizzare e di non utilizzare”, afferma Carretta. Per questo, “prima di utilizzarlo il presupposto è che ci sia un perimetro di coalizione omogeneo”, tuttavia “ad oggi non c’è alcuna coalizione e pensiamo che anche si dovesse creare, visto il tempo a disposizione, serva individuare un profilo autorevole senza bisogno di passare da primarie”. Ecco perché “in questo momento (quello delle primarie, ndr) ci sembra un dibattito mosso da questioni interne al Pd da cui noi siamo distanti”.

Coalizione che non c’è adesso, ma che non è detto non si crei. “Noi stiamo lavorando su una nostra proposta, poi se il Pd deciderà autonomamente di abbandonare il M5S e abbandonare gli strizzamenti d’occhio ai populisti e ai massimalisti anche in Lombardia- conclude Carretta- e la nostra proposta sarà ritenuta interessante, valuteremo”.

M5S: PD LOMBARDO SCELGA, CON NOI O CON SURROGATO DEL CENTRODESTRA

“Il Pd spieghi una volta per tutte se intende abbandonare il percorso avviato con le altre forze d’opposizione, per inseguire i titillamenti di Renzi, Calenda e Gelmini. Spieghino se nel loro futuro c’è il cammino intrapreso con il governo Conte 2 o Letizia Moratti, se c’è un orizzonte progressista o il surrogato di un centrodestra-bis, se si sentono maggiormente vicini a chi aspetta un esame in coda ad una lista d’attesa infinita o a chi vuole privatizzare la sanità”. Dopo le dichiarazioni del coordinatore lombardo di Azione Niccolò Carretta sulle possibili strategie del centrosinistra in vista delle prossime regionali, ora tocca al M5S, attraverso il proprio capogruppo in Consiglio Nicola Di Marco e il proprio coordinatore lombardo Dario Violi chiedere ai dem lombardi da che parte vogliono stare.

“Dal sogno proibito al coming out, passando per un prolungato corteggiamento. La preghiera di Azione affinché Moratti spenda il proprio nome come maschera di un progetto politico inconsistente non è una novità- affermano- semmai elemento di ulteriore chiarezza: ora tocca al Partito Democratico definire la propria posizione”.

D’altra parte il Movimento, come sottolineano Di Marco e Violi, “ha chiara la propria proposta per la Lombardia, così come ha chiaro il percorso fin qui condiviso, attraverso i tavoli di lavoro regionali, con le forze che veramente si oppongono a questo centrodestra”. Insomma, “da qui alle prossime elezioni continueremo ad opporci alla giunta Fontana-Moratti e siamo pronti a farlo- sottolineano- con tutte le forze politiche che non si riconoscono né nel centrodestra di Fontana né nel centrodestra-bis di Moratti, Gelimini, Renzi e Calenda, ma sono pronte a lavorare con noi ad un’alternativa progressista”.

LOMBARDIA, PD: MORATTI CON CENTROSINISTRA AD OGGI È FANTASCIENZA

“La situazione politica attuale è che la Moratti è un esponente di centrodestra. Pensare che un esponente di alto profilo del centrodestra possa essere una candidata del centrosinistra è fantascientifico”. Così il capogruppo del Partito democratico in Regione Lombardia Fabio Pizzul commenta, parlando con la ‘Dire’, il sondaggio diffuso oggi dall’istituto Winpoll che vede Letizia Moratti, alla guida di una coalizione di centrosinistra, vincente contro il presidente uscente Attilio Fontana.

“Se Moratti farà scelte diverse- aggiunge Pizzul- valuteremo quelle scelte. Ma al momento è assolutamente non plausibile uno scenario di quel tipo”.

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