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‘La Cultura è un’Impresa’, al Gianicolo quarto incontro dell’iniziativa del Municipio I

Tavola rotonda tra istituzioni, imprese culturali e grandi realtà cittadine. Ghia: "Il partenariato pubblico-privati è la strada giusta"

Pubblicato:19-07-2023 19:36
Ultimo aggiornamento:19-07-2023 19:36

'La Cultura è un'Impresa'
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ROMA – Una cultura sempre più sostenibile grazie alla sinergia tra le imprese culturali e creative e le grandi realtà cittadine, da Unindustria alla Fondazione Roma Expo 2030. È stato questo l’argomento principale del quarto incontro de ‘La Cultura è un’Impresa’, la tavola rotonda dedicata al tema del finanziamento pubblico-privati per la cultura e l’arte voluta dal Municipio Roma I – Centro. L’evento si è tenuto lunedì 17 luglio presso il Giardino dell’Acqua Paola, al Fontanone del Gianicolo, in via Garibaldi, e ha visto la partecipazione di Simona Baldassarre, assessore alla Cultura della Regione Lazio e Giulia Silvia Ghia, assessore alla Cultura Municipio Roma I – Centro, insieme ad Andrea Cornetti, amministratore delegato Fondo Azimut, Alberto Improda, presidente Fondazione Città Italia, Giampaolo Letta, presidente GT Cultura, Turismo e Grandi eventi di Unindustria, Lamberto Mancini, direttore generale Fondazione Roma Expo 2030 e Lucia Steri di Ales S.p.a., referente comunicazione Art Bonus.

GHIA: “COSTRUIAMO PONTI TRA LA CULTURA E IL TERRITORIO”

“Siamo al quarto incontro di ‘La Cultura è un’Impresa’, iniziativa da me creata per costruire ponti tra realtà che pongono al centro la cultura come bene comune per raccontare quella parte di città che fa e aiutare con esempi virtuosi chi vuole fare- ha spiegato Ghia nel suo intervento- Siamo in un luogo magico che questa settimana ha iniziato la propria attività con la direzione artistica di Gabriele Manili, vincitore di un bando municipale, che lo terrà per due anni organizzando attività per la cittadinanza, dallo yoga la mattina fino agli spettacoli la sera”. Questa volta, ha aggiunto l’assessore, “abbiamo affrontato il tema del rapporto tra le I.C.C. (imprese culturali e creative) e le grandi realtà imprenditoriali, da Unindustria alla Fondazione Roma Expo 2030 e di quanto un lavoro in sinergia tra realtà diverse può portare la cultura verso la sostenibilità. Gli investimenti nella cultura sono qualcosa che si deve legare al territorio ed essere creato per e con il territorio, e questo quindi non può prescindere dal rapporto tra pubblico e privato: nei progetti pubblici, ad esempio per la rimessa a valore di un bene, ci deve essere un privato che lo mantenga anche in chiave futura, per questo il partenariato è per noi la strada migliore da seguire”.

BALDASSARRE: “DALLA REGIONE SOSTEGNO A TUTTI GLI EVENTI CULTURALI”

“Ci tenevo a partecipare a questo incontro per l’amicizia e la stima nei confronti dell’assessore Ghia e anche per dimostrare la vicinanza della Regione in questo caso al Municipio I ma in generale a tutti gli eventi culturali, un sostegno già testimoniato dal ripristino della delega alla Cultura da parte del presidente Francesco Rocca”, ha commentato Baldassarre. “Il mio impegno sarà quello di essere vicina a tutti perché la cultura non deve avere colore politico, e sono sicura che ci sarà reciproca soddisfazione in futuro e questo incontro già è un indizio. È vero, ‘La Cultura è un’impresa’ perché la cultura crea un indotto enorme: 90 miliardi di euro, il 6% dell’indotto nazionale, e 6,5 milioni di posti di lavoro, è un’industria enome. Al temlo stesso però vogliamo fare in modo che fare cultura non sia un’impresa, ma di prevedere agevolazioni e aiuti affinché sia accessibile a tutti”.


LA TAVOLA ROTONDA

“Siamo in un momento storico in cui non ci sono scuse per non investire in cultura, perché abbiamo gli strumenti: l’Art Bonus, le sponsorizzazioni semplificate e i partenariati speciali”, ha detto Steri. Il solo Art Bonus, ha sottolineato, “ha raccolto 810 milioni di euro di erogazioni liberali nei primi anni”, ma “le imprese potrebbero fare molto di più”. Come? “Rendendo più facile il dialogo tra le due parti, privato e pubblico, con qualcuno che faccia da mediatore e agevoli questo incontro: dei trasduttori, proprio come Ales”.

Improda ha evidenziato “l’importanza di una strategia culturale da condividere con i brand che rendono importante in senso di produzione il nostro Paese”. Una direzione, ha poi assicurato Cornetti, “in cui vanno comunque le imprese e i fondi d’investimento”. E la Fondazione Roma Expo 2030, ha precisato Mancini chiudendo gli interventi, “è nata proprio per mettere a sistema le imprese di questo paese per guardare insieme al futuro dell’umanità”.

Il prossimo appuntamento con ‘La Cultura è un’Impresa’ si terrà tra due mesi, il 18 settembre in un altro luogo suggestivo di Roma, La Casa delle Letterature in piazza dell’Orologio.

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