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In Emilia-Romagna il Festival Arci “A km 0”: 13 band e 18 eventi

Da domani fino a domenica, "Con prezzi a prova di caro bollette

Pubblicato:18-10-2022 14:33
Ultimo aggiornamento:18-10-2022 14:57

FESTIVAL-ARCI
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BOLOGNA – Cinque serate, 13 band, 18 concerti per altrettanti live club. Da domani a domenica torna Suner Festival, la rassegna di musica dal vivo promossa dall’Arci dell’Emilia-Romagna: “Un progetto che mira alla promozione della musica dal vivo emiliano-romagnola, quindi possiamo dire che è un festival a chilometro zero perché ha come obiettivo quello di far sì che i circoli siano, come già sono, un vivaio sempre più forte di crescita degli artisti emiliano-romagnoli”, spiega Marco Pignatiello, responsabile cultura e comunicazione di Arci Bologna, parlando alla Dire.

Il festival “vede il sostegno della Regione e dell’Emilia-Romagna music commission, quindi è finanziato dalla legge 2 sulla musica. Vedremo tanti artisti salire sul palco di Suner- continua Pignatiello- e i club coinvolti sono 18, da Piacenza a Rimini, in territori molto diversi. E sono anche club che hanno tradizioni musicali diverse e un tipo di promozione della musica molto diverso tra di loro. Quindi anche la nostra è una direzione artistica diffusa, che mira al coinvolgimento dei live club e quindi al rafforzamento della rete di circoli che fanno musica dal vivo”.


GLI APPUNTAMENTI DEL SUNER FESTIVAL

Si inizia domani con il concerto di Felpa al circolo Magazzino Parallelo di Cesena, poi giovedì sempre a Cesena toccherà a Miglio andare in scena al circolo Le Cantine di Villa Nellcote. Sette le esibizioni di venerdì: Her Skin al circolo Pulp e Dj Gruff con Antonino Barresi al Post Colombofili di Parma; Dj Shocca e Frank Siciliano al Mercato Sonato di Bologna; Felpa al circolo Belleri di Piacenza; Sara Loreni al Fuori Orario di Taneto di Gattatico; Savana Funk al Dude di Soliera per una serata organizzata in collaborazione con il Kalinka; Unkle Kook al circolo Bolognesi di Ferrara.


Sabato si riparte con sei eventi: Sibode Dj al Mattatoyo di Carpi; Unkle Kook allo Sghetto Club di Bologna; Paolino Paperino Band al circolo I Vizi del Pellicano di Correggio; Dj Gruff e Antonino Barresi al Vibra di Modena; Lorenzo Nada aka Godblesscoputers all’Officina Meca di Ferrara; Prim al Messicano di Misano Adriatico. Per finire, tre i concerti di domenica: Savana Funk al Mama’s Club di Ravenna; Her Skin al Kessel di Cavriago; Villa al circolo L’Amor Mio Non Muore di Forlì.

Una rassegna che sa anche di rilancio dopo gli stop legati alla pandemia. “Quello che abbiamo potuto sperimentare dopo anni terribili per la musica dal vivo è anche una certa difficoltà da parte dei live club a vedersi riconosciuti dalle istituzioni- sottolinea Pignatiello- perché i live club come forma di promozione della cultura nei territori non hanno riconoscibilità giuridica. Sono club che hanno diverse forme di organizzazione, ci sono associazioni così come ci sono imprese che lavorano nel settore, ma hanno faticato tantissimo negli anni della pandemia anche a vedersi riconosciuti come un settore”.

Ma nonostante ciò, “la ripartenza è stata sicuramente importante”, aggiunge Pignatiello ripensando alle “rassegne estive che abbiamo promosso in questi mesi e anni, quando è stato possibile e attrezzandoci sulla predisposizione di misure di contenimento del Covid in diverse forme, anche molto complesse e complicate. Ma sicuramente abbiamo visto un grande ritorno nei nostri club di tante socie e tanti soci che avevano voglia di sostenere i club del loro territorio e di tornare a vedere degli artisti sui palchi dei circoli”.

Ora però bisogna fare i conti con il caro energia, che pesa tanto sui circoli quanto su chi li frequenta. “È un contesto molto complicato per i live club e in generale per il circuito Arci e l’associazionismo a 360 gradi- conferma Pignatiello- perché il caro energia sta colpendo tanto le famiglie e le imprese quanto le associazioni e i club, parliamo di strutture a volte anche molto grandi che per essere riscaldate richiedono delle risorse importanti. Noi confidiamo nel lavoro fatto in questi anni e anche nella nostra politica dei prezzi, che è sempre stata molto accessibile. Con la tessera Arci, come può accadere con Suner, si può assistere a spettacoli dal vivo molto spesso senza biglietto di ingresso, quindi totalmente gratuiti, o con biglietti davvero molto bassi e accessibili. Questa è la natura dei nostri circoli e del tipo di cultura che l’Arci cerca di promuovere nei territori, quindi speriamo che anche questa volta le persone riconoscano il nostro tentativo e magari al caldo a casa preferiscano il caldo dei live club”.

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