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Papa Francesco torna ad Assisi, mons. Sorrentino: “Più che in ogni altra parte del mondo, qui è proprio ‘a casa sua’”

Il Pontefice sarà di nuovo nei luoghi di San Francesco il 20 settembre in occasione del 30esimo anniversario dello Spirito di Assisi

Pubblicato:18-08-2016 16:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:59

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papa francesco

ROMA – “Il Papa di nuovo ad Assisi! Lo avevamo chiesto e ci speravamo. Ma comprendevamo anche la difficoltà di un’altra visita alla Città di San Francesco a poco più di un mese dal pellegrinaggio alla Porziuncola. Ora è ufficiale: papa Francesco tornerà. Me lo ha voluto dire lui stesso al telefono, chiarendo che si sta organizzando, in queste ore, la formula della sua venuta”. Lo dichiara il vescovo della diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino monsignor Domenico Sorrentino dopo aver parlato direttamente con il Santo Padre della sua prossima venuta il 20 settembre in occasione del 30esimo anniversario dello Spirito di Assisi che si svolgerà nella città serafica dal 18 al 20 settembre alla presenza di oltre 400 leader religiosi, politici ed esponenti della cultura.

Ci sarà anche il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e, tra gli altri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.


“L’occasione del trentesimo anniversario dello ‘Spirito di Assisi’- sottolinea il vescovo- si pone in uno scenario che, forse ancor più di trent’anni fa, sullo sfondo di una ‘guerra mondiale combattuta a pezzi’, chiede una sinergia spirituale tra quanti hanno una prospettiva di fede, a seconda delle diverse tradizioni religiose, ed anche quanti, pur senza dirsi credenti, ma fortemente ancorati in un umanesimo solidale, sono chiamati a dare il loro specifico contributo alla causa della pace”.

“L’iniziativa posta il 27 ottobre 1986 da san Giovanni Paolo II- prosegue Sorrentino- fu centrata sulla preghiera. È così anche per l’odierna commemorazione. Da sempre è stato chiarito che un incontro in chiave di preghiera tra i credenti delle diverse religioni non si fa su presupposti di sincretismo o di relativismo. Ciascuno rimane se stesso, e testimonia il proprio credo. La scelta di Assisi non fu casuale. Giovanni Paolo II volle porre questo gesto storico nel quadro della spiritualità di San Francesco, il cui volto e la cui vita si ispirano profondamente a Cristo”.

“Quanto il Concilio Vaticano II nella dichiarazione Nostra Aetate ha insegnato, a tal proposito, rimane il quadro ideale in cui lo ‘spirito di Assisi’ continua a svilupparsi nel mondo- dice ancora-. In Assisi ogni 27 ottobre esso viene commemorato e rivissuto con iniziative di preghiere e riflessioni ispirate alla semplicità francescana. La Comunità di S. Egidio da parte sua si è resa benemerita di un grande pellegrinaggio mondiale di questo ‘spirito’. Quest’anno abbiamo voluto riviverlo insieme, con un’iniziativa congiunta della Diocesi, delle famiglie francescane e della comunità di S. Egidio. Molti tra i più distinti leader religiosi mondiali si daranno convegno. La presenza di Papa Francesco darà un peso ulteriore e qualificante a questo evento“.

“La Diocesi ancora una volta lo ringrazia e lo saluta con affetto. Un Papa di nome Francesco- conclude monsignor Sorrentino- non ‘eccede’ nel tornare più di una volta ad Assisi: più che in ogni altra parte del mondo, qui è proprio ‘a casa sua’. Ancora grazie, papa Francesco!”.

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