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Csm punta all’internazionalizzazione aumentando le quote di export

Pubblicato:18-03-2024 15:42
Ultimo aggiornamento:18-03-2024 15:42
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Cms chiude il 2023 con un fatturato da 30 milioni di euro, 160 dipendenti, e sono 7 Paesi nel mondo in cui arrivano i prodotti dell’azienda emiliana, in: Svizzera, Germania, Francia, Svezia, Danimarca, Usa, Giappone e Austria punta all’internazionalizzazione, e lo fa cercando di potenziare la quota di export.
Attualmente le esportazioni dirette della storica azienda metalmeccanica modenese, raggiungono il 55%, che arriva fino all’80% per progetti che richiedono una fornitura di impianti chiavi in mano, da integrare sulla linee produttive. CMS è specializzata, da quasi cinquant’anni, nella realizzazione di macchinari per il packaging, in partnership con le principali aziende del settore. Gli impieghi riguardano in gran parte il settore Food&Beverage, in piena evoluzione verso materiali ecocompatibili. Da oltre 40 anni CMS è un riferimento per il settore farmaceutico svizzero. In Svizzera la richiesta di packaging riciclabile e compostabile sta crescendo vertiginosamente.

“In Germania, Svizzera e Nord Europa, offriamo un servizio ‘build-to-print’: partiamo dal loro progetto, gestendo il processo in conto pieno, dalla industrializzazione alla produzione, all’assemblaggio e in alcuni casi fino al test finale. Alla fine, siamo in grado di consegnare la macchina completa. I criteri sono sempre qualità, puntualità delle consegne e, appunto, la sostenibilità” spiega Elena Salda, amministratore delegato.

La sostenibilità è una grande opportunità così come una sfida, che implica impegno e sviluppo di competenze, necessita di formazione, rivisitazione dei processi e investimenti, non solo economici. È d’altronde senza dubbio un plus per farsi apprezzare e scegliere sui mercati esteri.


“Abbiamo consolidato la nostra presenza nei mercati di riferimento e stiamo crescendo in Francia, al terzo posto nel settore industriale degli imballaggi green, e nei Paesi Bassi. Inoltre- spiega Andrea Pini, sales new business manager– siamo presenti anche negli Stati Uniti, dove hanno sede numerose multinazionali nostre clienti. Quello dei ‘consumabili’ è un mercato florido e in crescita, a livello globale. La nostra tendenza è rafforzarci sempre di più verso l’export, consolidando ulteriormente la nostra posizione sul mercato. Gli standard di qualità negli Stati Uniti sono diversi da quelli europei. Abbiamo da tempo ottenuto la certificazione UL nel Mondo”.

Da oltre 40 anni Cms è un riferimento per il settore farmaceutico della Svizzera, anche in questo caso la richiesta di packaging riciclabile e compostabile sta crescendo vertiginosamente. “Il nostro segmento preferenziale rimane il Food&Beverage- afferma Pini- un mercato molto dinamico che, solo nel nostro Paese, vale circa nove miliardi. L’Italia è infatti, con la Germania, il principale produttore. Le aziende del Made in Italy sono circa 600, molte di piccole dimensioni, impegnate a investire nel packaging green, pur mantenendo una forte propensione a soluzioni customizzate. Come rileva ogni anno Legambiente oltre 70% dei rifiuti che ritroviamo abbandonati, ha origine negli imballaggi e nei prodotti di plastica monouso”.

Cms da tempo ha scelto la direzione proposta dall’Agenda2030, con i suoi 17 goal di sviluppo sostenibile, ormai imprescindibili per il futuro del pianeta. “Credo che soprattutto il diciassettesimo goal sia fondamentale: quello della partnership- conclude Elena Salda- perché ci richiama alla sinergia, alla responsabilità comune. Noi abbiamo cominciato da anni fare la nostra parte e non ci fermeremo: il futuro dipende da noi”.

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