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Un anno fa il lancio di Lares2, dal satellite Asi importanti dati

In questo anno il satellite è stato continuamente utilizzato per l’acquisizione dei dati che nei prossimi anni consentiranno di aggiungere altri importanti tasselli in diverse branche, dalla geodesia spaziale alla fisica relativistica

Pubblicato:17-07-2023 12:35
Ultimo aggiornamento:17-07-2023 12:35
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scientificamente-17luglio
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ROMA – Un anno fa, per la precisione il 13 Luglio 2022 alle ore 14, 37 minuti, 14 secondi e 111 millisecondi (tempo misurato), veniva rilasciato in orbita il satellite dell’Agenzia Spaziale Italiana ‘Lares2’. Il decollo era avvenuto circa un’ora e mezza prima dal Centro Spaziale Guyanese di Kourou, a bordo del vettore europeo VegaC al suo volo inaugurale, avvenuto con grande successo, tanto che Lares2 è stato immesso nell’orbita prevista a quota 5.800 km con un errore di soli 400 metri circa. Successivamente, il lanciatore ha rilasciato i passeggeri secondari, un gruppo di cubesat tra cui i due italiani Astrobio e GreenCube sviluppati da Inaf e Università di Roma La Sapienza per Asi. Altrettanto accurato e anche robusto e affidabile si è rivelato il sistema di vincolo e separazione, progettato e realizzato dalla ditta Ohb Italia nella sede di Milano.

Poche ore dopo la separazione, il segnale laser riflesso da Lares2 è stato captato per primo proprio dal Matera Laser Ranging Observatory, presso il Centro Spaziale ‘Giuseppe Colombo’ di Asi come parte del International Laser Ranging Service e da allora, in questo anno il satellite è stato continuamente utilizzato per l’acquisizione dei dati che nei prossimi anni consentiranno di aggiungere altri importanti tasselli in diverse branche, dalla geodesia spaziale alla fisica relativistica.

Lares2 è una missione finanziata e gestita dall’Agenzia Spaziale Italiana con Ohb Italia come Prime Contractor. Il team scientifico è guidato dal professor Ignazio Ciufolini del Centro Fermi di Roma, che ha coordinato la progettazione del satellite, effettuata dalla Scuola di Ingegneria Aerospaziale dell’Università La Sapienza di Roma. Il satellite è stato poi realizzato e testato da ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica nucleare (Infn) e in particolare delle sedi di Frascati e di Padova. La missione si avvale inoltre di collaborazioni con team scientifici internazionali a cui afferiscono i tra i più accreditati studiosi mondiali di fisica fondamentale.


Lares2 è anche una missione all’insegna della continuità: il team nazionale appena descritto ricalca quello coinvolto nel primo satellite, lanciato con altrettanto successo nel 2012 sempre in occasione del volo inaugurale questa volta del ‘modello base’ del lanciatore Vega e da dieci anni ormai fonte di misure e risultati di grande rilevanza.

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