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La Lega contro la svolta ambientalista dell’Ue: “Imprese sacrificate su altare ideologia green”

Gli europarlamentari della Lega attaccano il piano di Bruxelles per la sostenibilità ambientale: "Irrealistico, non possiamo permettercelo"

Pubblicato:17-07-2021 17:28
Ultimo aggiornamento:17-07-2021 17:29
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ROMA – “Un conto è difendere l’ambiente, un altro è sacrificare intere categorie sull’altare dell’ideologia green e nel tentativo di perseguire traguardi irrealistici: esprimiamo forte preoccupazione per il pacchetto di proposte presentato dall’Ue in materia di sostenibilità e riduzione emissioni per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge clima”. Così in una nota gli europarlamentari della Lega componenti della commissione Trasporti, Marco Campomenosi (capo delegazione), Paolo Borchia, Massimo Casanova.

A pagare il conto salato delle scelte miopi di Bruxelles saranno i cittadini, i lavoratori, le imprese, con perdita di competitività e conseguenze sociali che non possiamo permetterci: il grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, in primis Conftrasporto-Confcommercio, in rappresentanza di un settore che incide meno di altri sull’inquinamento e che negli anni ha investito molto per essere al passo con la transizione ecologica, è pienamente condivisibile. All’Ue chiediamo un atteggiamento più concreto e realistico, non obiettivi irrealizzabili che si traducono in nuove tasse, deindustrializzazione e misure che penalizzano il comparto produttivo europeo. Mentre il continente tenta di riprendersi per i difficilissimi mesi della crisi e della pandemia, affossarne l’economia e penalizzare le imprese non è solo sbagliato: è inaccettabile”.


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