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Fondazione Carli: “Moda e pubblicità promuovano il modello ‘curvy'”

Liuzzo: "Disturbi alimentari sempre più diffusi"

Pubblicato:17-02-2022 19:02
Ultimo aggiornamento:17-02-2022 19:02
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curvy
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ROMA – “In un’Italia simbolo mondiale della dieta mediterranea e del mangiar sano, oggi vediamo, complice la pandemia, in crescita i disturbi alimentari. Sono circa 3 milioni gli italiani che soffrono di anoressia e bulimia, di cui il 95% donne e soprattutto ragazze tra i 15 e i 19 anni. Questa fotografia non può lasciarci indifferenti. Dopo l’appello al Governo perché l’educazione alimentare sia inserita fra le materie di studio dalle elementari all’università, come Fondazione Guido Carli lanciamo oggi una battaglia affinché stilisti e pubblicitari affermino nei loro contenuti il modello ‘curvy‘, cancellando dall’immaginario culturale promosso modelli disfunzionali rispetto all’alimentazione e quindi al benessere. L’industria culturale italiana ha, insieme alla famiglia e alla scuola, una responsabilità storica in questo senso: deve stringere un’alleanza solida con i nostri giovani per sostenere e incoraggiare modelli di alimentazione sana ed equilibrata, che preservino la salute e la cultura gastronomica che ci rende famosi e invidiati nel mondo”. Così la presidente della Fondazione Guido Carli Romana Liuzzo, lancia la lectio magistralis di Oscar Farinetti “Cibo, la sublime ossessione. L’alimentazione e le sue derive tra piacere e necessità”, cui parteciperanno anche in veste di relatori il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente onorario della Fondazione Gianni Lettae la deputata Maria Elena Boschi il 25 Febbraio alle ore 17.00 presso l’Aula Magna Mario Arcelli dell’Università Luiss Guido Carli a Roma.

“Sono talmente tanti i fattori psicologici che portano a queste gravi disfunzioni che non oso addentrarmene, tuttavia ricordo che, se i genitori si dotassero di educazione agroalimentare e la trasferissero ai figli, il fenomeno sarebbe decisamente ridotto. Vi porto un esempio banale: pane e marmellata, magari pane da farine biologiche macinate a pietra e lavorato a mano con lievito madre, e marmellata senza conservanti da frutta bio: costano meno di una merendina industriale e fanno godere il doppio. Su questo tema grave, della bulimia e dell’anoressia, ricordo con piacere che la Fondazione Guido Carli ha intrapreso un progetto che trovo originale e molto utile allo stesso tempo, perché affronta il vero nodo psicologico di chi, confrontandosi, cede allo sconforto. In pratica cerca di favorire l’avvento di una nuova dimensione dell’immagine, invitando stilisti e pubblicitari all’utilizzo delle donne cosiddette curvy, un ideale di bellezza più vicino alla realtà”, ha dichiarato il fondatore di Eataly, Oscar Farinetti.


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