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Militari israeliani nei tre principali ospedali di Gaza, i medici: “Siamo sotto assedio”

L'allarme del medico: "Migliaia di feriti moriranno, nella Striscia non ci sono più strutture funzionanti". Il leader di Hamas: "Vinceremo". Israele ritrova il corpo senza vita di un ostaggio

Pubblicato:16-11-2023 20:46
Ultimo aggiornamento:17-11-2023 08:08
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Foto in copertina dal profilo ufficiale della Mezzaluna rossa palestinese su X

ROMA – L’emittente Bbc, tramite il suo inviato da Khan Younis, fa sapere che “centinaia di soldati israeliani stanno perquisendo stanza per stanza” l’ospedale Al-Shifa, nel nord della Striscia di Gaza. Il cronista parla di “esplosioni e colpi d’arma da fuoco” uditi nell’area circostante al più grande complesso ospedaliero di Gaza, mentre “blindati e carri armati sono visibili nel cortile interno”, e “bulldozer hanno abbattuto alcune strutture e i muri di recinzione” sul retro.

L’operazione, volta a stanare un centro operativo di Hamas nei sotterranei della Struttura, è stata confermata dal ministro della Difesa Yoav Gallant, secondo cui l’esercito proseguirà le sue attività “con precisione” e “determinazione”. Gli ospedali, in questo 41esimo giorno dall’intervento armato israeliano nella Striscia in risposta all’operazione “Ciclone Al-Aqsa” da parte di Hamas, sono sempre più bersaglio dell’esercito di Tel Aviv.


Assalti si sono registrati anche all’ospedale Battista della Mezzaluna rossa palestinese, e all’ospedale indonesiano. Nel primo caso, la Mezzaluna rossa ha riferito su X (ex Twitter) che ancora in serata “I team medici di emergenza sono intrappolate nell’ospedale Battista ‘Al-Ahli’, ad Al-Ma’madani”, e che “hanno sentito esplosioni nell’area, insieme a intensi spari. Ci sono diverse vittime nel cortile dell’ospedale a circa 30 metri dalle nostre squadre, ma non riescono a raggiungerle”.

L’Ospedale indonesiano si trova a Beit Lahia, sempre nel nord della Striscia, vicino al campo profughi Jabaliya, il più grande di Gaza, che dal 7 ottobre ha subito diversi raid aerei. Ad Al-Jazeera il direttore Atef al-Kahlout ha detto che l’esercito ha costretto medici e infermieri a interrompere ogni azione, resa comunque impossibile dal blocco totale a elettricità, acqua, forniture mediche e alimentari: “45 persone hanno bisogno di interventi urgenti” ha detto il direttore, che alle ambulanze ha chiesto di “non portare altri feriti”. La struttura, pensata per 140 pazienti, ne accoglie 500 oltre a centinaia di sfollati. In un post su X, il medico Ghassan Abu Sitta ha avvertito che “migliaia di feriti a Gaza moriranno” perché “non c’è più un singolo ospedale funzionante”.

IL DISCORSO DI HANIYEH, LEADER DI HAMAS: “VINCEREMO”

Intanto intorno alle 19:30 ora italiana è arrivato anche il discorso del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, che ha assicurato: “Vinceremo. Non c’è ombra di dubbio. Il nemico vuole una battaglia lunga, la nostra capacità di risposta è anche più lunga”. Quindi ha sostenuto che Israele non sia riuscito a “raggiungere nessuno dei suoi obiettivi né di riottenere i suoi ostaggi, senza il prezzo deciso dalla resistenza”, in riferimento alla liberazione dei prigionieri palestinesi chiesta in cambio dal gruppo armato.

Al tempo stesso, arrivava dai media israeliani la notizia del ritrovamento del corpo di uno degli ostaggi in un edificio non lontano dall’ospedale Al-Shifa, di cui non sono state ancora chiarite le cause della morte. Si tratterebbe di Yehudit Weiss, un residente di circa 60 anni di Beeri, uno dei kibbutz assaltati da Hamas il 7 ottobre. In totale oltre 1.200 israeliani sono morti quel giorno. A Gaza, da allora il bilancio ha superato le 11.200 vittime.

Raid dell’esercito israeliano si sono registrati infine anche quest’oggi in Cisgiordania, dove secondo le autorità di Ramallah dal 7 ottobre sono morti 190 civili palestinesi, mentre 139 edifici sono stati distrutti.

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