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VIDEO | Torna il corso Ue: guarda alle europee, riguarda la democrazia

L'esperienza di Federica Gargano: "Avvicinare anche la Generazione Z"

Pubblicato:16-10-2023 10:44
Ultimo aggiornamento:16-10-2023 10:45
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Corso formazione Ue
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ROMA – I giornalisti possono favorire la partecipazione democratica, anche nell’immediato, in vista delle prossime elezioni europee: ne parla Federica Gargano, comunicatrice e addetta stampa, partecipante a un primo corso di formazione promosso dal Parlamento Ue che si tiene tra l’Italia e Bruxelles. L’iniziativa ritornerà ora con una seconda edizione, al via a Bologna dal 30 novembre al 2 dicembre nella redazione dell’agenzia Dire.

“Credo che come giovani giornalisti abbiamo una responsabilità particolare verso la cosiddetta ‘Generazione Z’, ragazze e ragazzi che a giugno si affacceranno al voto per la prima volta” sottolinea Gargano. “Dovremo saper presentare le dinamiche alla base delle istituzioni europee usando un linguaggio il più possibile semplice, dinamico e anche creativo”. Un impegno difficile, questo, per la necessità di garantire comunque e sempre la correttezza e la completezza delle informazioni. “Alla fine”, riprende la comunicatrice, “si tratta di trasmettere il significato della democrazia europea”.

A BOLOGNA LA SECONDA EDIZIONE DEL CORSO

La seconda edizione del corso, in programma nella redazione bolognese della Dire, in via Calzolerie 2, sarà allora un’occasione. Per tre giorni giornalisti, content creator e operatori dell’informazione si confronteranno con esperti di diritto, politica e comunicazione. Previste anche testimonianze di eurodeputati con dialoghi su temi e nodi dell’agenda dell’Ue. Come nella prima edizione, il corso si articolerà su due moduli, prima in Italia e poi a Bruxelles, con incontri, conferenze, laboratori e conferimento di diploma nella sede del Parlamento europeo.


Secondo Gargano, 29 anni, originaria di Palermo, al lavoro nell’ufficio stampa della Fondazione Centro studi del Consiglio nazionale dei geologi, i due momenti della formazione offrono spunti complementari tra loro. “Nella prima iniziale c’è stato un excursus delle tappe chiave del processo di integrazione europea, partendo dal Manifesto di Ventotene e arrivando fino ai giorni nostri” sottolinea la comunicatrice: “Credo che analizzare le tappe del passato aiuti ad avere uno sguardo critico, sul presente e rivolto anche al futuro”.

Oltre alla teoria c’è la pratica, con il lavoro in una redazione comune, con professionalità, competenze e modi comunicativi differenti a confronto tra loro. “I laboratori ci hanno permesso di mettere in pratica le nostre capacità di scrittura e le nostre doti grafiche”, sottolinea Gargano, “provando anche a immaginare slogan e messaggi in previsione delle elezioni europee del 2024”. Dopo il primo modulo c’è stato l’invito a Bruxelles. “Lì abbiamo potuto vedere sul campo come interagiscono tra loro il Parlamento, la Commissione e il Consiglio Ue” sottolinea Gargano. “Poi c’erano i giornalisti, con un lavoro dinamico e diversificato, sia in contatto diretto con le istituzioni sia in coordinamento con gli uffici stampa europei”.

Per le richieste di informazioni sul corso a Bologna può essere utilizzato l’indirizzo e-mail
formazionegiornalistiue@agenziadire.com. Per le candidature, in vista della selezione di un numero massimo di 20 partecipanti, c’è un form online che consente la condivisione di curriculum vitae e motivazioni.


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